Addio al "papà" di Portosole Mario Piras
Fu lui a proporre ai sindaci Guido Pancotti e Piero Parise un nuovo scalo, operativo nel 1975.
E' morto a 91 anni di età Mario Piras, storico imprenditore nel campo della nautica che, insieme ai figli, gestiva il Cantiere Navale Riviera a Portosole, lo scalo che progettò e costruì negli anni '70. Lutto nel mondo dell'imprenditoria di Sanremo, del quale Piras era uno dei pilastri.
Morto il "papà" di Portosole Mario Piras
Fu lui, nei primi anni Settanta, a proporre all'allora sindaco Guido Pancotti di costruire un nuovo porto nella Città dei Fiori, visto che il bacino galleggiante che aveva inaugurato nel 1960, a Porto Vecchio, non bastava più per gestire le barche italiane e francesi che si rivolgevano a Piras. «Ogni mareggiata erano danni incalcolabili» aveva raccontato a La Riviera. L'occasione giusta arrivò con il sindaco Piero Parise e dopo un lungo iter, Portosole era realtà nel 1977, con soci al 50% Mario Piras e l'imprenditore Duina, fallito poco dopo l'inaugurazione dello scalo. Subentrarono in società una famiglia di notai bergamaschi e l'onorevole Gianni Cozzi. Nel 2019, la famiglia Piras, anticipata dal Gruppo Cozzi Parodi, cedette tutte le quote societarie, che nel frattempo si erano ridotte al 20%, al colosso britannico Reuben Brothers (ora proprietario assoluto del porto con la Portosole Cnis).
La battaglia legale per Porto Vecchio
Mario Piras, con il figlio Roberto, alla guida della società Porto di San Francesco, è stato anche uno dei maggiori oppositori al project financing per il restyling di Porto Vecchio, assegnato dal comune alla Porto di Sanremo srl, cordata capeggiata dall'imprenditore Walter Lagorio. La società presentò ricorso al Tar nel 2019, quando la sua "idea" per Porto Vecchio venne scartata in favore di quella che, proprio in seguito al ricorso di Piras, è al palo del Consiglio di Stato da mesi. La procedura che ha deluso la Porto di San Francesco è stata definita, nel 2022, dal Tribunale Amministrativo della Liguria, come "irrituale". L'altro concorrente, con ricorso bocciato, proprio i Reuben Brothers di Portosole Cnis. ora sono gli unici concorrenti alla corsa al restyling, con l'acquisizione da 13 milioni di euro della Porto di Sanremo.
Un vita per il mare
Da sempre uomo di mare, nel 1953 ha vinto il campionato italiano con Dragane, una imbarcazione a vela realizzata da lui stesso. Nel 1960 ha costruito il bacino galleggiante su cui operava su navi fino al massimo di 30 metri a Porto Vecchio. Nel 1974 è stato tra i promotori, appunto della realizzazione di Portosole, firmando egli stesso la concessione in capitaneria di porto a Imperia. nel 1970, la Famija Sanremasca gli ha concesso il titolo di "Console del Mare" (onorificenza assegnata ai cittadini che hanno svolto attività in tutela e promozione del Mar Ligure) e nel 1990, sempre per la sua attività nel campo della nautica, è stato insignito di un'altra onorificenza tutta sanremese, il premio San Romolo.
Davide Izetta