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La maggioranza consiliare salva il consigliere Ventrella dall'incompatibilità

Il consigliere comunale di maggioranza a Ventimiglia, Franco Ventrella (Forza Italia), è stato riammesso in Consiglio comunale

La maggioranza consiliare salva il consigliere Ventrella dall'incompatibilità
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La discussione in Consiglio comunale a Ventimiglia

Il consigliere comunale di maggioranza a Ventimiglia, Franco Ventrella (Forza Italia), è stato riammesso in Consiglio comunale, dopo che l'assise ha preso atto della rimozione della causa di incompatibilità con la carica di consigliere, dovuta a una pendenza con il Comune.

Il reintegro è avvenuto con i 9 voti della maggioranza

Ventrella ha seguito da remoto la seduta, mentre la minoranza si è divisa: Tiziana Panetta (Federazione civica) è uscita dall’aula; Gaetano Scullino (Scullino Sindaco) ha votato contro; i consiglieri Vera Nesci e Alessandro Leuzzi (Pd) si sono astenuti così come Gabriele Sismondini e Cristina D’Andrea (Sismondini Sindaco).

La vicenda di Ventrella, scatenata da Scullino

nasce dalla partecipazione del consigliere di maggioranza (assieme ad altre 52 persone) a un ricorso contro la realizzazione di un nuovo supermercato in via Tacito. I ricorrenti si erano opposti alla società Talea e alla Coop, chiedendo l’annullamento di tutti gli atti del Consiglio comunale relativi alla procedura autorizzativa del supermercato. Ricorso che è stato vinto in primo grado davanti al Tar della Liguria.
Cosa succede.

Secondo Scullino, Ventrella, trovandosi in una causa pendente contro il Comune

al momento della proclamazione degli eletti si trovava in una condizione di ineleggibilità e il non aver fatto presente nella propria autocertificazione questa pendenza è stato più volte bollato da Scullino come un "falso”. Così come disposto nello scorso Consiglio comunale, Ventrella ha rimosso nei dieci giorni richiesti la propria incompatibilità, estromettendosi dalla causa e rinunciando a qualsiasi altro procedimento successivo. Inoltre, ha presentato una memoria difensiva. La votazione è avvenuta al termine di una lunga discussione.

Nel corso del proprio intervento Scullino ha letto e successivamente depositato una lettera. Di seguito il testo

“Ritengo che al sig. Ventrella non dovesse essere concesso di rimuovere la causa di incompatibilità, visto che esisteva già al momento della surroga, perciò, a tutto concedere, avrebbe dovuto farlo entro 10 giorni da quel momento, se avesse dichiarato il vero.
Sennonché ha reso una dichiarazione mendace e ciò, a mio avviso, comporta l'applicazione dell'art. 75 dpr 445/2000, se non a cura degli Uffici, perlomeno da parte del medesimo organo che lo ha convalidato, cioè questo Consiglio Comunale.
Comprendo la necessità di predisporre una difesa per eventuali conseguenze in altra sede e sotto questo aspetto auguro buona fortuna al sig. Ventrella.
Per ciò che invece interessa questa sera mi pare il caso di sottolineare che un qualsiasi cittadino, quando rende un'autodichiarazione, si assume la responsabilità di ciò che scrive; a maggior ragione un cittadino che aspira a ricoprire la carica di Consigliere Comunale dovrebbe essere in grado di comprendere ciò che fa, sia quando si fa promotore di un'iniziativa giudiziaria contro il Comune, sia quando dichiara di non averla promossa. Se non bastasse il sig. Ventrella non ha ancora rimosso la causa di incompatibilità, non essendo all'uopo sufficiente una rinuncia priva delle formalità richieste dal codice del processo amministrativo, tanto è vero che è tuttora parte, insieme alla moglie (l'uno contumace, l'altra costituita), nel 'giudizio di appello pendente dinanzi al Consiglio dì Stato, come si evince dall'ordinanza sospensiva del 31.08.2023”.

I due interventi di Scullino (VIDEO)

Dopo essere rientrato nell’aula consiliare, Ventrella ha affermato

E’ quanto mai evidente che se avessi avuto il dubbio che l’aver aderito al ricorso mi avrebbe posto in una situazione di conflitto con l’amministrazione e con l’incarico che mi apprestavo ad assumere, avrei fatto le stesse azioni, che ho messo in atto al momento che questo consiglio mi ha contestato nella seduta del 28 luglio: ovvero in 24 o 48 ore al massimo avrei rimosso l’impedimento, evitandomi tutta una serie di problematiche che da quel fatidico momento si sono innescate. E’ evidente che ho sottoscritto in buona fede il documento di accettazione, perché se avessi avuto un benché minimo sospetto di trovarmi  in questa situazione avrei messo in atto quella procedura”.

Questa la dura replica di Scullino a Ventrella, dopo l'intervento in aula

La cosa strana e preoccupante dell’intervento difensivo del signor Franco Ventrella è che invece di presentarsi a tutti noi, chiedendo scusa e spargersi la cenere sul capo per la sua grave imprudenza, per avere dichiarato e firmato una falsa certificazione , mi accusa di antipatia personale, e aggiunge che avrei fatto tutto questo per la contrarietà di avere perso le elezioni.

’Le ricordo che le elezioni sono finite da mesi e il 25% dei cittadini aventi diritto al voto al secondo turno ha eletto Di Muro, tutti gli altri cinque candidati hanno perso, e non c’è altro da aggiungere. Avendo più esperienza di altri mi sono reso conto subito della sua dichiarazione falsa e quindi era mio dovere denunciare il suo scorretto comportamento al. Consiglio.

Il suo problema è che pur di essere convalidato consigliere, senza avere i requisiti, ha dichiarato il falso, e la sua giustificazione è puerile, dire che: ‘’ pensavo di fare causa alla Coop anziché al. Comune’’ è preoccupante per uno che richiede e spera di diventare amministratore della città.

Per quanto riguarda il garantismo da lei auspicato …. dovrebbe praticarlo sempre .. anche con gli altri.. non solo quando e lei coinvolto e lo auspica . Le preciso solo, evitando le altre vicende, che per poter partecipare alle scorse elezioni comunali ho dovuto, senza alcuna colpa, chiedere, giustizia addirittura al Consiglio di Stato e dalla sua parte politica non è mai arrivato nessun sostegno a garanzia anzi, addirittura un membro della Lega ‘’ Riccardo Ramella ‘’ ha votato in sottocommissione contro la mia partecipazione alle elezioni, e la cosa gravissima che era addirittura incompatibile in quanto candidato nella lista della. Lega. E per finire le ricordo inoltre che da lei non ho mai ricevuto nessuna solidarietà o sostegno , per questo fatto.

Lei è stato ‘’salvato’’ dalla maggioranza perché altrimenti si rischiava la crisi politica e se si fosse votato in maniera segreta è non palese, come era giusto farlo, non credo avrebbe ricevuto il generale consenso dalla sua maggioranza . Comunque a mio parere non ancora finita, ne è stata chiarirà la sua posizione di ineleggibilità, perché le cause di incompatibilità lei non le ha ancora rimosse… e per me lei rimane il sig. Ventrella, null’altro vedremo in futuro .

Dopo la premessa, Ventrella passa a qualche considerazione di carattere politico

“Quello che si evince da questo caso è che continua pioggia di attacchi al sottoscritto e anche al consigliere Amarella, non è che la voglia di rivalsi di un ex sindaco e oggi consigliere, il quale non ha accettato una sconfitta elettorale”.

- Gli altri interventi

La seduta si è aperta con l’intervento del segretario comunale, Monica Veziano

che ha spiegato la procedura che ha portato al reintegro di Ventrella in Consiglio. “Siamo in presenza di mandato e ricorso collettivo avverso un progetto finalizzato all’apertura di un nuovo supermercato. La sentenza è stata discussa, lo scorso 13 luglio, dopo la convalida degli eletti. Il consigliere ha posto in essere una serie di atti con l’ausilio del legale di fiducia ed esercitato diritto opzione. Ha protocollato nota con cui, in sostanzia, rinuncia agli effetti della sentenza, al ricorso e a  eventuali impugnazioni. Ha presentato una memoria con una serie di osservazioni e in data 29 agosto ha depositato presso il Consiglio di Stato una dichiarazione di rinuncia al ricorso e alla partecipazione a un eventuale giudizio di Appello. Di conseguenza chiediamo al Consiglio comunale di prendere atto della conclusione del procedimento di incompatibilità, dando al consigliere Ventrella la possibilità di continuare nell’esercizio delle proprie funzioni”.

Il consigliere di maggioranza Franca Bonadonna , riferendosi alla vicenda, ha dichiarato

E’ uno spettacolo di bassa categoria, di questo si tratta. Il compito assegnato dai nostri lettori è di amministrare la nostra città, non di portare avanti sterili polemiche o battaglie personali. E mi riferisco all’accanimento e alla voglia di rivalsa di un consigliere nei confronti di un capogruppo. Nessuno nega che abbia sbagliato, ma questo continuo tentativo di riversargli addosso del discredito, non fa onore. A chi sta alimentando questa macchina del fango rammento che ai cittadini importa come si amministra questa città, il resto getta sempre più nel ridicolo la politica. Spero che si possa fare squadra per il benessere di Ventimiglia”.

Per il consigliere di minoranza Gabriele Sismondini

Non è un punto da affrontare con leggerezza. In queste settimane ci siamo informati sin pochino su che tipo di questione stavamo affrontand. Non vi nascondo un pochino di confusone su questa storia, anche perché ho letto le memorie depositate dal consigliere Ventrella, che non voleva fare ricorso contro il comune ma contro la Talea. Credo alla buona fede del consigliere  Ventrella, ma vorrei comportarmi in modo corretto secondo le regole procedurali”.

Tiziana Panetta ha affermato

Come amministratori dobbiamo conoscere le norme o per lo meno farci dire da chi le conosce, se le norme e le procedure sono rispettate. Non ne faccio una questione personale, ma come è emerso anche in sede di commissione consiliare io e l’avvocato Nesci abbiamo una deformazione professionale e sappiamo le conseguenze nell’allocare queste normative. Non ho nulla contro Ventrella, ma mi allontanerò al momento della votazione, perché ritengo non si possa votare a cuore leggero una pratica di questo genere, noi non possiamo entrare nel merito delle giustificazioni, gli uffici e il segretario ci dicono che la causa di incompatibilità è stata rimossa. La rinuncia al ricorso così come è stato detto e come è posto nella delibera ad oggi non è possibile, perché il ricorso di primo grado non è più in essere. Non posso rinunciare a qualcosa in maniera postuma, nel momento in cui una sentenza è stata emessa. Siamo sicuri che è stata rimossa una causa di incompatibilità? Non era possibile perché se il consigliere Ventrella al omento dell’autocertificazione dichiarato le cause pendenti con il Comune e se gli uffici se ne fossero accorti, sarebbe stata convalidata la sua elezione? Dal mio punto di vista no, si sarebbe aperta la procedura: o rimuovi o rinunci. Ma qui siamo in una situazione ibridi Oggi ha cercato di salvare il salvabile il consigliere Ventrella, dicendo che ha rinunciato, ma non poteva rinunciare oggi con una dichiarazione postuma. In oggi il consigliere Ventrella non può rimuovere quella causa di incompatibilità… E’ una situazione paradossale”.

Fabrizio Tenerelli

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