Coldiretti Liguria

Oscar Green 2023: premiate due aziende della provincia di Imperia

"Si tratta di un evento importante che anche quest’anno ha raggruppato giovani provenienti da ogni parte della nostra Regione, da Ponente a Levante."

Oscar Green 2023: premiate due aziende della provincia di Imperia
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Anche quest'anno, Coldiretti Liguria ha organizzato una straordinaria serata di premiazione in occasione degli Oscar Green 2023. Durante questo evento, sei giovani aziende eccellenti in varie categorie sono state onorate con i meritati riconoscimenti per i loro progetti innovativi. Questa iniziativa, nata nel 2006 da Coldiretti Giovani Impresa e sostenuta nuovamente quest'anno con il patrocinio del Presidente della Repubblica, rappresenta un momento speciale e significativo. È un'opportunità per sottolineare e ricordare all'intera Italia l'importanza dei giovani per l'economia e il futuro della nostra regione e del Paese. La cerimonia di premiazione si è svolta nella giornata di ieri, durante la quale sono stati consegnati i premi alle aziende vincitrici, tra cui due provenienti dalla provincia di Imperia, che si sono distinti nelle diverse categorie di competizione.

L'evento Oscar Green

 

“Si tratta di un evento importante – spiegano Gianluca Boeri, Presidente di Coldiretti Liguria, Bruno Rivarossa, Delegato Confederale, di concerto con il Segretario regionale di Coldiretti Giovani Impresa Liguria, Fabio Zambarinoche anche quest’anno ha raggruppato giovani provenienti da ogni parte della nostra Regione, da Ponente a Levante. Facciamo le nostre più sentite congratulazioni ai giovani imprenditori liguri che si sono distinti ancora una volta nelle diverse categorie grazie ai loro interessanti e innovativi progetti. Un momento intenso e ricco di emozioni, che fa anche riflettere sull’importanza e sulla quanto mai concreta necessità di ricreare opportunità e occasioni per i giovani, per farli restare o tornare nella nostra splendida regione”.
Oscar Green è un evento annuale, organizzato e promosso dal 2006 in tutta Italia da Coldiretti Giovani Impresa, a cui possono prendere parte a livello regionale gli imprenditori agricoli e agroalimentari, singoli o associati, di età compresa tra i 18 e i 40 anni compiuti (con l’eccezione della categoria Coltiviamo solidarietà, per cui non esistono limiti di età), che operino sul territorio nazionale e abbiano sviluppato all’interno del proprio percorso imprenditoriale un’idea innovativa, che si rispecchi in una delle categorie sotto riportate, partecipando ad una sola categoria di concorso tra quelle previste. Può partecipare, inoltre, anche chi abbia già preso parte al concorso Oscar Green negli anni passati, con la tassativa esclusione delle imprese agricole vincitrici delle ultime due edizioni.

I vincitori Oscar Green nella provincia

 

Federico Guadalupi è stato proclamato vincitore del 2023 nella categoria "Impresa Digitale" con la sua azienda agricola "Biodiversamente" di Imperia. Questo rango riconosce i progetti delle giovani aziende agricole e agroalimentari che eccellono nel promuovere una cultura d'impresa esemplare, sfruttando creatività, originalità e tecnologia per contribuire allo sviluppo e alla crescita dell'agricoltura innovativa italiana." Le imprese che vi prendono parte coniugano tradizione e innovazione attraverso l’applicazione di nuove tecnologie, applicando l’introduzione dell’innovazione digitale quale leva strategica per garantire maggiore competitività all’agroalimentare, anche attraverso nuove modalità di comunicazione e vendita, quali l’e-commerce e il web marketing. “La mia azienda – spiega Federico Guadalupi – nasce nel 2017 dal recupero di terreni incolti, con l'obiettivo di utilizzarli per la coltivazione di diverse tipologie di lavande tipiche del ponente ligure”. Ad oggi la maggior parte del prodotto presente in azienda viene utilizzato per creare oli essenziali e prodotti derivati, mentre una sola specie è edibile e viene, pertanto, adoperata anche per scopi alimentari. “Sono felice che il mio progetto “Il lavandeto di Biodiversamente” abbia vinto questo importante riconoscimento della Coldiretti, poiché ritengo abbia una forte ricaduta ambientale, di cui io stesso vado personalmente molto fiero. Dedicarmi alla coltivazione di diverse specie di lavanda, infatti, ha anche il fine di dar vita a un ambiente improntato alla biodiversità”. Il progetto è rivolto ad un’ampia gamma di persone: dalle scuole alle famiglie al turista che vuole fare qualcosa di diverso in vacanza.
Per quanto riguarda invece la categoria, "Energie per il Futuro e Sostenibilità",  è stata nominata vincitrice  Ilaria Positano con la suaazienda agricola “Fiori di Castel d’Appio”a Ventimiglia. Ambiente e energia sono le parole d’ordine di tutti i progetti che promuovono un modello di sviluppo durevole e rispettoso del Pianeta, premiando la capacità dell’imprenditore di svolgere la propria attività in maniera sostenibile da un punto di vista economico, ambientale e sociale. Rientrano in questa categoria le imprese impegnate nella realizzazione concreta della transizione ecologica, che lavorano e producono in modo ecosostenibile, tutelando, valorizzando e recuperando, rispondendo ai principi di economia circolare e di chimica verde e riducendo, così, al minimo la produzione di rifiuti, in modo tale da risparmiare energia e materiali attraverso processi che tutelano l’ambiente. “La mia Fiori di Castel d'Appio è un'azienda a conduzione familiare – racconta Ilaria Positano – che produce fiori eduli e piante aromatiche nella città di Ventimiglia. Nata dalla volontà di dare nuova vita alla floricultura nella Riviera dei Fiori, oggi l’azienda coltiva più di 40 varietà di fiori eduli e piante aromatiche attuando un lavoro di ricerca sulle varietà commestibili e antiche. Non indifferente è il contributo dei miei genitori, soprattutto grazie alla vasta esperienza da loro maturata e tramandata nella coltivazione di fiori e piante in vaso”. La coltivazione dei fiori eduli, protagonisti del progetto “Fiori di Castel d’Appio” (dal nome della stessa azienda, ndr) ha luogo in serra, su terra, sia su suoli rialzati che sopra bancali che recuperano l'acqua residuale dell'irrigazione. “Tra gli obiettivi di questa scelta – conclude – vi è anche quello di non usare pesticidi. Senza dimenticare che un punto fermo della mia attività è anche l'ottimizzazione dell'uso dell'acqua: in azienda, infatti, l'irrigazione avviene tramite un impianto goccia a goccia, e l’acqua utilizzata è quella ottenuta attraverso il recupero in vasche delle acque”.

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