Giovani Democratici contro il Cpr a Ventimiglia "Specchietto per le allodole"
"Non risolve il problema dell'immigrazione, anzi, lo amplifica. Di Muro si assuma le sue responsabilità"
La sezione giovanile del partito democratico interviene, con una nota stampa firmata dal segretario Joele Corigliano, a margine della possibilità dell'istituzione un Cpr (Centro per il Rimpatrio), nelle vicinanze di Ventimiglia, nello sforzo di fronteggiare l'emergenza umanitaria che vive la Città di Confine, un vero e proprio "imbuto" per migliaia di disperati che cercano di oltrepassare il confine con la Francia.
"Il Cpr non risolve nulla, anzi amplifica il problema"
“Come Giovani Democratici della provincia di Imperia- scrive Corigliano- riteniamo il CPR a Ventimiglia uno specchietto per le allodole, poiché insufficiente a gestire con serietà e responsabilità il fenomeno migratorio. Se ad oggi Ventimiglia non è pronta a gestire questa situazione, è frutto di una becera propaganda del centrodestra a trazione leghista. Il CPR non risolve la questione migratoria a Ventimiglia, anzi l'amplifica Il CPR è un carcere a tutti gli effetti e in quanto tale, possono accedere unicamente i migranti con un decreto di espulsione in tasca- specificano- , che sono una piccolissima percentuale di migranti presenti a Ventimiglia e non tutti».
"Di Muro abbandoni la campagna elettorale e si assuma le responsabilità della sua carica. No Cpr"
«Se fosse vera l'ipotesi CPR, all'interno si troverebbero soprattutto le persone in transito provenienti da altre regioni d'Italia, e i migranti regolari che transitano nella città di confine continuerebbero a vagare per Ventimiglia senza assistenza, in balia dei passeur, in attesa di varcare il confine francese. L'unica soluzione possibile è un centro di transito- spiega Corigliano- che garantirebbe una dignitosa assistenza ad un numero elevato di persone migranti al contrario dell'insufficiente PAD (che può ospitare 15/20 persone a fronte delle centinaia che sono presenti in città). Come Giovani Democratici chiediamo da tempo l’apertura di un centro di accoglienza che garantisca un tetto sopra la testa, un pasto caldo e le basilari condizioni igienico sanitarie a persone che sperano di costruirsi un futuro migliore nell’Europa della speranza. All'ex On. Di Muro, oggi Sindaco di Ventimiglia-conclude- , va il nostro invito ad abbandonare i toni da perenne campagna elettorale e ad assumersi le responsabilità che la carica che ricopre comporta».
I respingimenti
E' notizia di oggi, intanto, la sentenza della Corte di Giustizia Europea che boccia i sistematici rimpatri condotti dalle autorità francesi nei confronti dei migranti irregolari che attraversano il confine con mezzi di fortuna- spesso rischiando la vita sul famigerato Passo della Morte- o a bordo di veicoli con autisti più o meno consapevoli della loro presenza. La Corte Europea ha sostanzialmente affermato che anche se un paese abbia sospeso temporaneamente le norme previste dal trattato di Schengen e dunque rirpistinato i controlli alle proprie frontiere interne (rispetto all'UE), può procedere con l'espulsione di cittadini di paesi terzi solo in casi eccezionali.
Le parole di Pontida
Nei giorni scorsi avevano suscitato un coro di proteste di parte del mondo politico ponentino, le parole del sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, che dal palco allestito a Pontida per la tradizionale festa della Lega, a cui era ospite insieme a Marine Le Pen e ai vertici del partito, aveva parlato della necessità di procedere con "Rimpatri di massa". Il riferimento è all'ondata di migranti giunta in questi giorni sulle coste di Lampedusa, molti dei quali, verosimilmente, arriveranno a Ventimiglia nel tentativo di varcare il confine con la Francia. Di Muro aveva affermato che, nonostante gli sforzi del governo nel cercare canali democratici con gli altri paesi europei, in tutta risposta Francia e Germania hanno chiuso i confini, concludendo con "La diplomazia ha fallito, ci stanno invadendo". I consiglieri dem Luca Garibaldi e Enrico Ioculano (il sindaco della Città di Confine che per primo ha gestito la crisi umanitaria) e il segretario PD Davide Natale hanno chiesto la revoca della delega a responsabile dell'immigrazione di Anci Liguria per Di Muro. Il segretario provinciale dem Cristian Quesada ha scherzato augurandosi che la Le Pen, leader della formazione di estrema destra francese Rassemblement National fosse distratta, in quanto fautrice da tempo della chiusura dei confini.
Le critiche alle parole di Di Muro sono anche, in un certo senso, trasversali. Con un commento su Facebook interviene anche l'ex segreatrio provinciale della Lega Giulio Ambrosini, che ha abbandonato il Carroccio in polemica. «Peccato che durante il suo mandato da parlamentare- ha scritto, riferito al sindaco Di Muro- non abbia perso occasione per attaccare la Francia. Molto bravi ad inimicarsi coloro che ci dovrebbero aiutare».
Davide Izetta