il giallo sul suo nome

Party sesso e coca, Piana all'attacco: "Mai festini, mai prostitute, mai neppure una canna. E per l'1 marzo ho un alibi"

Lo sfogo del vice presidente della Regione: "Avrei gradito che chi conduce  le indagini mi avesse contattato prima di far uscire queste carte"

Party sesso e coca, Piana all'attacco: "Mai festini, mai prostitute, mai neppure una canna. E per l'1 marzo ho un alibi"
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"Non ho mai preso parte a festini, che ci crediate o no non sono mai andato a prostitute e non mio sono mai drogato, neppure con una cannetta. Sono un donatore di sangue e potrei fare le analisi in qualsiasi momento. E l'1 marzo 2022 (data in cui la Procura di Genova colloca la sua partecipazione a uno di questi festini con incontri con escort) ho lavorato tutto il giorno e alle 21 sono arrivato a casa da dove ho partecipato a una videocall per Vinitaly". Alessandro Piana, al termine di una giornata tesissima ha incontrato i giornalisti nell'Auditorium al quinto piano della Regione Liguria e ha detto la sua verità.

"I giudici potevano contattarmi prima di fare uscire queste carte"

Il vice presidente della Regione Alessandro Piana ha esordito dicendo: "Avrei gradito che chi conduce  le indagini mi avesse contattato prima di far uscire queste carte,  un errore ci può stare, ma non di queste dimensioni - ha detto - Siamo esseri umani, ma io non rappresento solo me stesso, rappresento anche i liguri attraverso le istituzioni e  il mio partito”.

Piana, lo ricordiamo, non è indagato nell'inchiesta che ha portato all'arresto di un architetto e un albergatore, accusati di organizzare festini con cocaina e prostitute per ingraziarsi personaggi del jet set genovese.  Secondo la ricostruzione della Squadra Mobile di Genova a uno di questi festini, in una villa sul Fonte Fasce, era presente anche lui con un amico notaio di Genova, Piero Biglia di Saronno.

“Non conosco gli arrestati - ha ribadito Piana - non conosco nessuna escort, neppure al di là dei nomi emersi da quelle carte, non c’è alcun nome che sia un mio contatto". Solo l'ammissione (forse) di conoscere il notaio Piero Biglia (ma senza citarlo), quello con cui avrebbe partecipato al festino: "Ho incontrato in alcuni appuntamenti istituzionali alcune persone citate dall’ordinanza”.

Accanto a Piana il suo avvocato Maurizio Barabino

Nell'incontro con i giornalisti Alessandro Piana, leader imperiese della Lega, era accompagnato dall'avvocato, Maurizio Barabino: "Azioni legali? - ha detto Barabino -  Al momento è prematuro, la notizia di oggi ci ha colto come un fulmine, di sicuro ci proporremo di parlare con la procura per chiarire questa vicenda che non deve lasciare nessuna macchia”.

"Tirato in ballo in una vicenda grottesca"

"Questa mattina, quando mi sono svegliato non mi sarei mai aspettato di essere tirato in ballo in una vicenda che ha del grottesco - ha aggiunto - Capirete che fino ad ora, non essendo imputato e non avendo accesso alle carte dell'inchiesta non potevo rilasciare dichiarazioni,  ma nel corso della giornata, con i miei legali, con l’aiuto dei miei autisti abbiamo ricostruito la situazione e posso dire che l' 1 marzo ho lavorato tutto il giorno, sono arrivato a casa alle 21 e ho fatto una videocall per Vinitaly”,

In conclusione Piana ribadisce “fiducia nella giustizia ma pensando alla mia famiglia ho sinceramente paura. E'  evidente che se chiunque può fare un nome e quel nome comincia a circolare nessuno si può sentire al sicuro. Devo dire di avere ricevuto messaggi di solidarietà da rappresentanti politici di qualsiasi schieramento e questo mi ha fatto molto piacere”.

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