"Bunga bunga sul Monte Fasce"

Ferruccio Sansa choc su Alessandro Piana: "Bunga bunga sul Monte Fasce"

Il vice presidente della Regione giura di non essere lui quello tirato in ballo dalla Procura per festini con prostitute e coca: "Ma si deve dimettere perché è comunque condizionabile"

Ferruccio Sansa choc su Alessandro Piana: "Bunga bunga sul Monte Fasce"
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Mentre il vice presidente della Regione Alessandro Piana gridava la sua innocenza (e non risulta neppure iscritto fra gli indagati) con una veemenza e una  determinazione che non può non insinuare il dubbio che sia davvero vittima di un clamoroso "errore giudiziario", il consigliere d'opposizione Ferruccio Sansa, partiva lancia in resta in un attacco durissimo.

Sansa: "Ecco perché il vice di Toti si deve dimettere"

Con un post dal titolo eloquente ("Ecco perché il vice di Toti si deve dimettere") e un meme suggestivo ("Bunga Bunga sul Monte Fasce" con la foto di Alessandro Piana) Ferruccio Sansa, rivale del Governatore Toti alle ultime elezioni, abbandonando ogni prudenza (che sarebbe quantomai opportuna) prende ad accostare Piana alle cene eleganti di berlusconiana memoria. E ne invoca le dimissioni "Perché rischia di essere condizionabile".

Quindi chiunque, per Sansa, anche se accusato ingiustamente (se Piana dimostrerà la sua estraneità ai fatti, se è vero quello che ha detto ieri in ogni sede) può essere condizionabile? Non pare un'argomentazione valida. Anzi, pare proprio un'argomentazione pretestuosa. E strumentalmente brutale. Non è indagato; non solo: giura di essere vittima di uno scambio di persona, assicura di poterlo dimostrare e si dovrebbe dimettere? E' quantomeno prematuro aspettarselo.

Mai come in questo caso è emersa chiaramente la necessità di attebndere il tempo necessario affinché questa triste vicenda disveli la sua gravità "istituzionale" o - come  Piana assicura - la grottesca trama di una cantonata pazzesca. Se al contrario non sarà così, certo che Piana si dovrà dimettere.

Andrea Moggio

Il post di Ferruccio Sansa

"C'erano anche qui le signorine vestite da crocerossine - scrive Sansa -  Ma invece di essere ad Arcore, la scena si svolgeva molto più mestamente sul Monte Fasce.  Un po' come "Ultimo tango a Zagarolo" con Franco e Ciccio.

"È scritto nelle carte dell'inchiesta della Procura di Genova di cui parlano il Secolo XIX e Repubblica. Il titolo è perentorio: "Anche Alessandro Piana, il vice presidente della Giunta Toti, ai festini vip con escort e cocaina".

"Piana (rappresentante della Lega) non è indagato. Ma lo sono le persone che organizzavano le cene eleganti.

Certo, qualcuno ricorderà che sniffare e andare con le escort (che suona più chic), se pur fosse successo, non sarebbe comunque reato anche se non sono forse i comportamenti che ti aspetti da un assessore.

"Qualcuno se la caverà con una battuta: Piana, visto come ha fatto l'assessore, non può aver assunto cocaina. Al massimo camomilla e rosolio.

Ma la questione invece è anche seria: gli indagati sono accusati di aver posto in essere pestaggi, minacce nei confronti delle ragazze e non solo. Chi non si prostituiva, per dire, veniva costretto a farlo con il ricatto: se non ci stai, avvertiamo tuo marito del lavoro che fai.

"Piana nega tutto. La droga e la frequentazione di prostitute. Difficile che episodi del genere siano eventualmente avvenuti a sua insaputa, come usa dire nel centrodestra.
"Ma finché la questione non sarà chiarita, crediamo che Alessandro Piana non possa più fare l'assessore. Non è indagato, ma, secondo i pm, frequentava un ambiente dove circolava droga, si esercitava la prostituzione, in un contesto di botte, minacce e ricatti.

"Ecco, perché Piana deve dimettersi. Rischia di essere condizionabile.

Ps. E' soltanto l'ultimo di un rosario di episodi che hanno toccato il centrodestra ligure nelle ultime settimane. Ma finora nessuno ha accennato a dimettersi, sono ancora tutti imbullonati alla poltrona.

1. Il sindaco di Portofino nel cui negozio venivano vendute borsette "taroccate"

2. L'assessora di Genova che voleva mettere i minori immigrati nel terreno di proprietà di una sua collaboratrice.

3. Il presidente della Provincia di Savona travolta dall'inchiesta sui concorsi.

4. Il consigliere regionale che avrebbe visto persone a lui vicine beneficiare di quei concorsi.

Non sono indagati. Come non lo è Piana. Ma c'è anche un discorso di opportunità. Di credibilità. Qualcuno nel centrodestra si dimetterà mai?

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