Il caso clamoroso

Finto medico "In un paese normale Toti e Gratarola si dimetterebbero"

"Serviva questo affinché la Regione ordinasse dei controlli scrupolosi sulla sanità?"

Finto medico "In un paese normale Toti e Gratarola si dimetterebbero"
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Il Partito Democratico ligure interviene ancora una volta sulla clamorosa vicenda che vede Enrica Massone, 56 anni, denunciata per essersi spacciata medico al Punto di Primo Intervento del Saint Charles di Bordighera autocertificando l'iscrizione all'Ordine dei Medici di Torino.

 

 

Finto medico, nuovo intervento del PD

Secondo l’assessore Gratarola, come ha recentemente dichiarato, ‘per fortuna la falsa medica di Bordighera ha visto poche persone’, ma quante dovevano essere per non sottovalutare la gravità di quanto è successo? Anche se fosse stata una sola persona la situazione sarebbe stata gravissima e indegna di un Paese civile. Ancora una volta, però, la Giunta, con Toti per primo, ha perso un’occasione per evitare certi commenti e con umiltà, invece, chiedere scusa: per non essere stati capaci di assicurare il diritto alla salute e aver messo a rischio la vita dei cittadini. Quando un cittadino entra in ospedale si dovrebbe sentire protetto, al sicuro e convinto di essere curato. Purtroppo in Liguria oggi non è così: si può rischiare di finire in mani di veri e propri impostori senza alcun titolo”.  Così  il segretario del Partito Democratico Davide Natale e il consigliere regionale PD Enrico Ioculano.

 

"In un paese normale Toti e Gratarola si dimetterebbero"

“La Giunta Toti - proseguono Natale e Ioculano - dà la colpa di quanto successo a tutti - i privati che guidano il Saint Charles, la cooperativa che gestisce il personale, la Asl1, Alisa - ma non a se stessi. Peccato che è stata loro la scelta di questa gestione mista pubblico e privata del Saint Charles e dell’uso delle cooperative per integrare il personale. In un Paese  normale di fronte a un caso così grave ci sarebbero state le dimissioni dei responsabili politici, il presidente e l’assessore regionale alla sanità, precedute da una conferenza stampa in cui si sarebbero assunti la completa responsabilità politica di quanto accaduto. Invece assistiamo al solito scaricabarile, ma quello che è ancora più grave è che tutti i nostri ospedali sono costretti a funzionare appoggiandosi ai medici a gettone, questo immancabilmente genera preoccupazione e smarrimento."

 

 

"Serviva questo per fare dei controlli scrupolosi?"

L’assessore- continuano- ora ha chiesto alle Asl e agli uffici della Regione di effettuare controlli più approfonditi: ma serviva arrivare a questo punto e scoprire che al pronto soccorso ha operato un falso medico per eseguirli? O forse i controlli dovevano essere accurati e scrupolosi fin dall’inizio? Quanto accaduto dà la misura della leggerezza con cui Regione effettua controlli sulla sanità privata accreditata ed è gravissimo. Lo dice lo stesso Gratarola: la Regione deve garantire la cura-affondano-, in questo caso non lo ha fatto e se ne deve assumere le responsabilità”

 

"Serve un cambio di passo"

Alla sanità ligure - concludono Natale e Ioculano -  serve un vero e proprio cambio di  passo: assunzioni, per evitare che situazioni del genere si ripetano, e investimenti in strutture e attrezzature, per rendere la nostra sanità appetibile ai migliori professionisti. Quello che la Giunta non sta facendo e il loro fallimento è sotto gli occhi di tutti”.

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