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Soddisfazione del Sappe
Gabriella Naldi nuova direttrice del Carcere di Imperia
Gabriella Naldi una dei 57 nuovi direttori degli istituti di pena italiani
Tre nuovi direttori per le carceri liguri
Gabriella Naldi una dei 57 nuovi direttori degli istituti di pena italiani
“Con l’entrata in servizio, entro il 20 novembre, di 57 nuovi direttori negli istituti di pena italiani, saranno tre le dirigenti penitenziarie che arriveranno a prestare servizio in Liguria: due assumeranno la titolarità della direzione delle carceri di Chiavari e Imperia ed una terza affiancherà come vicedirettore, l’attuale direttore di Marassi”.
A dare la notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPe, per voce del Segretario regionale per la Liguria Vincenzo Tristaino.
“Le carceri di Chiavari e Imperia erano gestite da direttori che avevano anche altre strutture da dirigere e, quindi, è una buona notizia che il Ministero della Giustizia ed il DAP abbiano raccolto i reiterati appelli del SAPPE che auspicavano che tutti gli istituti di pena della Liguria avessero un valido direttore di sede, anche per avere interlocutori in grado di assumersi precisi impegni per un vero confronto con le organizzazioni sindacali per migliorare la situazione nelle carceri e l’organizzazione operativa ed il benessere del Personale di Polizia Penitenziaria che vi lavora 24 ore al giorno con grandi professionalità e sacrifici”.
Alla Casa di reclusione di Chiavari è stata assegnata Darlene PERNA, alla Casa circondariale di Imperia Gabriella NALDI mentre Katia TANCREDI è stata assegnata, come vicedirettore, al carcere Marassi di Genova, dove affiancherà il direttore titolare Tullia Ardito.
“Va bene il “cambio di passo” nelle carceri della Liguria: non a caso, il primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, ovvero il SAPPE, lo chiedeva da tempo”, dichiara Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: “nelle carceri servono dirigenti titolari, in sede, capaci di sapersi relazionare correttamente con le organizzazioni sindacali e che ù portati a conoscenza delle criticità e delle problematiche, si assumano la responsabilità di adottare quei provvedimenti necessari, a cominciare da quelli a tutela delle donne e degli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria, sulle cui spalle spesso è ricaduto e ricade il ‘peso’ dei gravi problemi legati al sovraffollamento carcerario e alla invivibilità delle strutture. I Baschi Azzurri della Polizia Penitenziaria sono l’orgoglio non solo del SAPPE e di tutto il Corpo ma dell’intera Nazione perché se le carceri regionali della Liguria hanno retto e reggono alle costanti criticità penitenziarie è solamente merito loro”.