Bordate di Albanese a Pallanca e Fratelli d'Italia: "Ingenito ha rischiato di perdere" per loro
"Non capisco come un ex sindaco, che ha fatto 5 anni di fervente minoranza contro l’amministrazione Ingenito, oggi ne sia il primo sostenitore"
"Su una cosa devo dar ragione al coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Giacomo Pallanca: sono poco avvezzo alle dinamiche politiche. Infatti ci sono tante cose che non capisco. Non capisco come un ex sindaco, che ha fatto 5 anni di fervente minoranza contro l’amministrazione Ingenito, oggi ne sia il primo sostenitore; non riesco a capire come i vertici del suo partito accettino che una surroga annunciata il 29 maggio per il ‘prossimo consiglio comunale’ non sia ancora stata portata a compimento”.
Così il consigliere di minoranza Alessandro Albanese risponde all’ex sindaco Giacomo Pallanca, attuale coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, a Bordighera, nella querelle sulla “confusione in maggioranza” all’indomani del Consiglio comunale in cui il partito di Giorgia Meloni ha dimostrato “mancanza di armoni”.
Ma nel mirino di Albanese c’è anche l’annunciata surroga di inizio mandato, che invece sembra restare “lettera morta”. “Alle elezioni comunali i suoi rappresentanti hanno portato a malapena il 15 per cento dei voti alla lista Ingenito - prosegue Albanese - contro il 32,5% dei voti raccolti alle elezioni politiche in città. Un dato politicamente sconfortante, se si pensa che la Lega dal 9,95% alle politiche ha saputo portare alle comunali il 17,2%. Se c’è un dato lampante è che se il Sindaco Ingenito ha rischiato di perdere, lo deve proprio allo scarso impegno del partito di Fratelli d’Italia”.
E ancora: “Non sarò avvezzo, come dice l’ex sindaco, ma i numeri li so leggere. Mi auguro che il partito si possa riprendere al più presto, magari dando finalmente alla nostra Città un rappresentante provinciale che possa portare Bordighera in provincia, cosa che ad oggi non è riuscita ancora a nessuno dell’attuale amministrazione, se non per sostituzione. Prendo anche atto che il consigliere Di Vito deve essere difeso e probabilmente riallineato. Ieri sera è stato scavalcato dall’assessore competente, oggi ha risposto qualcun altro per lui. Non solo, il coordinatore potrebbe anche essere più vicino ai suoi rappresentanti, e insegnargli che se sono a presidenza della commissione affari generali e votano a favore di una pratica, non possono poi astenersi in Consiglio Comunale sulla stessa, come avvenuto ieri sera”.
E conclude Albanese: “In ultimo, vorrei tranquillizzare l’amico Giacomo: conosco perfettamente il mio ruolo importante, fondamentale, formativo di consigliere di minoranza. È un ruolo che ho intenzione di affrontare attingendo dagli esempi giusti però, e promettendo a chi mi ha dato la sua fiducia in campagna elettorale che alla prossima occasione rimarrò coerente con le scelte fatte, senza cambi di rotta dell’ultimo minuto”.