Sanremo

"La coperta di Giuseppe-Yusuf": gli incontri in memoria del piccolo migrante morto in mare

Tre incontri per promuovere l'iniziativa solidale. Presente anche il Giusto tra le Nazioni Vito Fiorino

"La coperta di Giuseppe-Yusuf": gli incontri in memoria del piccolo migrante morto in mare
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Come annunciato da Primalariviera, arrivano, a Sanremo, i primi incontri pubblici a margine dell'iniziativa, coordinata da Claudio Mastrantuono- coadiuvato dai responsabili dell'Azione Cattolica della Città dei Fiori "La coperta di Giuseppe-Yusuf", in memoria del migrante di sei mesi morto in un naufragio al largo delle coste libiche nell'ottobre del 2020.

 

Gli incontri a Sanremo per  "La coperta di Giuseppe-Yusuf":

Saranno tre gli incontri che si svolgeranno nella Città dei Fiori, venerdì 15 dicembre. Alle 8:30, incontro nella Sala degli Specchi di palazzo Bellevue per presentare l'iniziativa ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Calvino”; alle ore 10.30 presso il Cinema Teatro Centrale con gli studenti delle scuole secondaria di secondo grado di Sanremo e in un incontro pubblico alle ore 21.00 presso il salone delle opere parrocchiali della chiesa di Santa Maria degli Angeli , con il signor Vito Fiorino.
L’iniziativa si chiama La Coperta di Giuseppe-Yusuf  per richiamare, in periodo di avvento, la figura di San Giuseppe, il padre per eccellenza della tradizione cattolica.

 

Un quadrato di stoffa con i Giusto tra le Nazioni Vito Fiorino

L'iniziativa, molto seguita in Italia e che recentemente è sbarcata in Riviera, storicamente terra di migranti, vede il confezionamento di una coperta ricavata da tanti quadrati di 10 centimetri per lato, che riproducono esperienze di solidarietà degli autori: anche piccoli gesti accaduti nel quartiere, a casa, al lavoro, a scuola. Il primo incontro per raccogliere le tessere del mosaico la sera del 15 dicembre e, confermano gli organizzatori, ne seguiranno altri. Sarà presente anche Vito Fiorino, insignito del titolo di i dal "Comitato Foresta dei Giusti - Gariwo", per aver salvato 47 persone durante la tragedia del 3 ottobre 2013 a Lampedusa, quando morirono 368 migranti. Il termine Giusto è tratto dal passo del Talmud che afferma “chi salva una vita salva il mondo intero” ed è stato applicato per la prima volta dallo Yad Vashem di Gerusalemme, in riferimento a coloro che hanno salvato gli ebrei durante la persecuzione nazista in Europa. Gariwo è nata con l’intento di estendere tale concetto dalla memoria della Shoah a quella di tutti i genocidi e crimini contro l’umanità.

Vito Fiorino
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Vito Fiorino

"Ho perso il mio bambino"

Yusuf è morto l'11 novembre del 2020, al largo delle coste della Libia, in un naufragio costato la vita ad altre cinque persone, due donne e tre uomini. Sul natante affondato, anche la giovanissima mamma, 18 anni all'epoca, Hajay, ascoltata dalla procura di Agrigento che a suo tempo  aveva aperto un'inchiesta  contro ignoti per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e naufragio colposo. I magistrati cercavano di capire tempi dei soccorsi, se ci fossero stati dei ritardi, secondo quanto denunciato dalla ONG spagnola Open Arms, intervenuta sul luogo del disastro del mare.  Struggenti le immagini della giovanissima mamma, immortalata dalle telecamere della Rai mentre urlava disperata "I've lost my baby" (Ho perso il mio bambino). Il copro di Yusuf riposa nel cimitero di Lampedusa.

Davide Izetta

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