IL CASO

Omicidio Sargonia, spunta l'ipotesi di spostare il processo in Svezia

Spunta l'ipotesi di trasferire il processo in Svezia, visto l'alto numero di testimoni chiamata a deporre in aula

Omicidio Sargonia, spunta l'ipotesi di spostare il processo in Svezia
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E’ una ipotesi che ha elevato il presidente, ma che deve essere vagliata e valutata a seguito della celebrazione delle prossime udienze. Se continueremo a ricevere una grandissima risposta da parte dei testimoni, poi verrà l’esigenza di svolgere una parte processuale in territorio svedese. Speriamo che quanti più testimoni possibili  riescano e possano venire in Italia per sottoporsi a un momento non semplicissimo”.

A parlare è l’avvocato Francesco Rubino, legale di parte civile

dei familiari di Sargonia Dankha. Al termine della lunga udienza, che si è conclusa verso le 19.30, è intervenuto sull’ipotesi di spostare il processo per omicidio, in Svezia, per via dell’alto numero di testi. Nel commentare l’udienza di oggi ha detto: “Non ci aspettavamo una richiesta estemporanea a inizio udienza di totale conclusione del processo per una presunta mancanza di condizioni di procedibilità che ha impegnato noi e la Corte, ma è stato un momento per fare chiarezza anche processuale sulla legittimità, che è stata ribadita pure oggi, della celebrazione del processo contro Salvatore Aldobrandi in Italia. Il tentativo di chiudere tutto oggi è andato vano, perché la Corte ha compreso quanto noi della parte civile e della Procura abbiamo riferito in relazione alla sussistenza  o meno della condizione di procedibilità, a nostro parere assolutamente sussistente. Il processo è così andato avanti.

"Erano previsti altri tre testimoni, che non abbiamo potuto sentire"

"Sono stati sentiti i testimoni le parti civili: la mamma di Sargonia e il fratello. Ovviamente ci sono state difficoltà non solo per un tema linguistico, ma anche perché essendo un fatto di ventotto anni fa, la memoria è quella che è. Oggi si sono dovuti ricatapultare in questa vicenda dolorosa, ma con molto coraggio. Erano previsti altri tre testimoni, che non abbiamo potuto sentire, ma che saranno sentiti alla prossima udienza essendosi resi disponibili a venire in Italia”.

E  sul travagliato rapporto di Sargonia con Aldobrandi

Un rapporto documentato in tantissimi momenti dell’ultimo anno e mezzo di vista di Sargonia, ma a dispetto di quesito rapporto travagliato nelle ultime settimane prima della scomparsa era felice, perché trovato un nuovo appartamento, aveva progetti per il futuro e non era in una fase di disperazione, che ci possa far pensare ad altri esiti di una scomparsa. Aveva passato il momento di turbolenza e ne stava uscendo, ma purtroppo non ne ha potuto godere”.

Fabrizio Tenerelli

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