La prima puntata con il romanzo d'appendice di Ugo Moriano

La prima puntata con il romanzo d'appendice di Ugo Moriano
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Da questa settimana su La Riviera in edicola pubblichiamo, a puntate, il romanzo "Arnisan Il Longobardo" dell'autore imperiese Ugo Moriano.

La prima puntata con il romanzo d'appendice di Ugo Moriano

Un tempo, fino ai primi decenni del secolo scorso, si chiamavano “Romanzi d’appendice” o “feuilletton” (per i nostri vicini francesi). Erano avvincenti romanzi a puntate pubblicati dai grandi quotidiani nazionali, soprattutto la domenica.
La Riviera, grazie alla collaborazione e alla disponibilità di Ugo Moriano, uno dei più affermati romanzieri della nostra provincia (e della sua casa editrice, Coedit), ripropone, a partire da questa settimana, questa appendice letteraria, nella speranza di fare cosa gradita agli appassionati della lettura, che potranno trovare sul nostro giornale qualcosa di più delle notizie che hanno caratterizzato per oltre trent’anni la nostra testata e che, ci auguriamo, lo possano fare per i decenni a venire.
QUesta settimana appuntamento con il primo “capitolo”. A seguire, ogni nuovo capitolo sarà preceduto dal riassunto (a cura dell’autore) delle puntate precedenti. Un aiuto in più a riprendere la narrazione.
Il primo romanzo sarà il fortunato thriller storico, in parte ambientato in suggestive location della nostra provincia “Arnisan - Il longobardo”.

"Arnisan il Longobardo", introduzione dell'autore Ugo Moriano

Prima di iniziare a seguire le vicende da me descritte nelle pagine di questo giornale, ti chiedo concedermi alcuni istanti della tua attenzione. La vicenda narrata è completamente frutto della mia fantasia e si svolge nell’alto medioevo tra il 773 e il 798 d.C. Ho utilizzato gli eventi storici di quel periodo solo per creare un’atmosfera e una cornice entro cui sviluppare le vicende dei personaggi.

Lo scorrere del tempo è riferito al sistema attuale e non a quello in uso al tempo che si basava sul calendario Giuliano e sulla suddivisione della giornata in dodici ore diurne e dodici notturne (tra cui le principali erano mattutino, prima, terza, sesta, nona, vespro, compieta). D’estate erano più lunghe le ore diurne rispetto a quelle notturne, d'inverno accadeva il contrario.

Gran parte dei luoghi sono da me menzionati con i loro nomi attuali e non quelli del tempo. Una scelta dettata dalla necessità di renderli immediatamente riconoscibili durante la narrazione.

Se hai ancora qualche istante da concedermi, riassumerò in poche righe la situazione storica del tempo.

I Longobardi, guidati da Alboino, calarono in Italia (inizialmente nella sua parte settentrionale) nel 568 d.c. e crearono un loro regno che, con alterne vicende, sopravvisse fino al 774. Alcuni Ducati, soprattutto al sud, resistettero più a lungo, ma dopo quella data il Regno aveva cessato di esistere.

Nel 773 Desiderio regnava sui Longobardi dal 756, Carlomagno sulla nazione Franca unificata (dopo la morte di Carlomanno) dal 771, Papa Adriano I governava lo stato pontificio dal 772 e l’imperatore Costantino V era da decenni al vertice dell’Impero Bizantino.

Nel 798 Carlomagno dominava incontrastato sulle vaste terre del suo regno che comprendeva le terre dell’Italia settentrionale una volta appartenute ai Longobardi, sul soglio papale, a Roma, sedeva Papa Leone III mentre a Costantinopoli l’Imperatrice Irene era alle prese con l’espansione Araba.

Il nome “Unelia” è di mia invenzione, mentre Unelia, da cui deriverà l’attuale “Oneglia”, viene citato per la prima volta in un documento del trattato di alleanza del 9 agosto 1145 tra Albenga e Pisa.

Detto questo, buona lettura!

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