Il blitz delle forze dell'ordine alla Talpa e l'Orologio: "Che brutta aria che tira"
"Durante una normalissima serata musicale, come tante al centro sociale La Talpa e l'Orologio, sono venute a trovarci le forze dell’ordine"
“Che brutta aria che tira”. Così esordiscono gli attivisti del centro sociale La Talpa e l’Orologio di Imperia, che sabato scorso sono stati al centro di un’attività di controllo delle forze dell’ordine.
Il blitz delle forze dell'ordine della sede della Talpa e l'Orologio
“Durante una normalissima serata musicale, come tante al centro sociale La Talpa e l'Orologio, sono venute a trovarci in grande spolvero, le forze dell’ordine - si legge nella nota -. Nello specifico, hanno fatto capolino nel piazzale antistante al centro, diverse volanti di polizia e carabinieri. Ufficialmente volevano solo dirci di abbassare la musica”.
"per intimare di abbassare il volume sarebbe bastata una singola macchina"
Proseguono: “Fermo restando che appare chiaro a chiunque che per intimare di abbassare il volume sarebbe bastata una singola macchina, ci sembra doveroso fare alcune considerazioni. La Talpa è uno spazio liberato da dinamiche commerciali di sorta: organizziamo eventi come quelli di sabato senza scopo di lucro, per autofinanziare altre attività politiche, culturali e di solidarietà”.
Ancora: “Facciamo teatro in una città in cui il Teatro è chiuso da anni, presentiamo libri, apriamo dibattiti e assemblee pubbliche, distribuiamo da quattro anni pacchi alimentari alle famiglie in difficoltà, siamo attivi sul territorio da trent'anni con iniziative volte a sensibilizzare a proposito di tematiche che riteniamo importanti e che sviluppiamo criticamente e dialetticamente”.
Gli attivisti usano addirittura il termine intimidatorio
“Dato il contesto, dunque, la mobilitazione di un piccolo esercito per un concerto assume tratti intimidatori che, se sommati a quanto successo negli ultimi mesi, ci danno la cifra della pessima aria che tira e della stretta repressiva in atto. Non dimentichiamo infatti che il mese scorso due militanti del centro sociale hanno subito la perquisizione dei loro appartamenti con accuse quantomeno ridicole e che gli sono stati sequestrati i cellulari e i computer con i quali lavoravano”.
E concludono: “Se questi sono messaggi neppure tanto velati che dovrebbero, secondo chi li manda, scoraggiarci dal continuare con l'antagonismo, la controinformazione e la disobbedienza, è bene specificare chiaramente che la Talpa non teme ripercussioni, non ha nulla da nascondere e non accetta di farsi intimidire, perchè è consapevole che è proprio quando si cerca di imbavagliare il dissenso che diventa necessario alzare la voce per gridarlo più forte".
Fab.Ten.