Riflessioni del Partito Democratico sulla vendita delle aree della ex-stazione di Oneglia
"Ci chiediamo come l’amministrazione, in caso di realizzazione dell’ennesimo supermercato, pensi di tutelare i piccoli commercianti di centro Oneglia (e non solo), gravemente danneggiati dalla continua proliferazione di centri commerciali. E infine vogliamo capire come mai l’amministrazione non abbia sfruttato il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) - come ha fatto invece per l’introduzione del pulmino a guida autonoma sul tracciato della ciclabile - per portare avanti progetti ad uso pubblico nell’area”
Il gruppo del Partito Democratico ha proposto una sessione di domande e risposte sulla possibile costruzione di un altro supermercato nell'area della ex-stazione ferroviaria di Oneglia. Secondo quanto appreso recentemente dalle dichiarazioni del vicesindaco Fossati e dagli organi di stampa, una parte delle aree della ex stazione di Oneglia sono state vendute da Ferrovie
dello Stato ad una società privata di sviluppo immobiliare.
Le domande del Partito Democratico sull'utilizzo delle aree
Queste vaste aree, per la loro posizione centrale e importanza funzionale, rivestono un ruolo strategico nel plasmare il futuro e la prospettiva di Oneglia.
Il vicesindaco stesso ha accennato, a una possibile destinazione a fini commerciali per queste zone. Il progetto di sviluppo urbanistico concordato tra il Comune di Imperia e le Ferrovie dello Stato deve rispettare l'attuale piano regolatore in vigore dal 1994 - ad oggi non ancora aggiornato - il quale prevede la possibilità di uno sviluppo immobiliare significativo con notevoli parametri edificatori. L'area in questione è classificata come zona ZR, ovvero zona di ristrutturazione, offrendo ampi margini di sviluppo e costruzione.
“Vogliamo sapere- hanno dichiarato i Consiglieri Edoardo Verda e Deborah Bellotti- se l’amministrazione intenda garantire spazi pubblici di socialità e aree verdi, con anche interventi di forestazione urbana, come proposto da questo gruppo consiliare, oltre che la consueta costruzione di supermercati, parcheggi, aree immobiliari residenziali. Ci chiediamo come l’amministrazione, in caso di realizzazione dell’ennesimo supermercato, pensi di tutelare i piccoli commercianti di centro Oneglia (e non solo), gravemente danneggiati dalla continua proliferazione di centri commerciali. E infine vogliamo capire come mai l’amministrazione non abbia sfruttato il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) - come ha fatto invece per l’introduzione del pulmino a guida autonoma sul tracciato della ciclabile - per portare avanti progetti ad uso pubblico nell’area”
"E’ perfettamente inutile, come fanno gli acritici sostenitori del Sindaco- concludono Verda e Bellotti- affermare che si è favorevoli alla mobilità urbana e poi non sfruttare le occasioni fornite dal PNRR per realizzare, ad esempio, la creazione di un campus scolastico, aree verdi e collegamenti alla ciclabile, come invece è stato fatto per l’acquisizione e riqualificazione dell’area ex-Sairo. La favorevole congiuntura del Recovery plan non si ripresenterà ed è stucchevole continuare a esaltare i molti cantieri aperti (e per lo più non chiusi!) che stanno peraltro sorgendo in tutta Italia grazie alle consistenti risorse comunitarie. Bisogna invece pensare come definire il futuro e la visione di Oneglia e come utilizzare le ampie aree della ex- stazione che, per la loro centralità e funzionalità, sono strategiche per l’intera città”