sabato 20 gennaio

Pro-Palestina : "Israele cessi l'aggressione contro il popolo palestinese e renda conto dei suoi crimini".

"Testimonieremo la nostra solidarietà e la nostra condanna più ferma, la nostra irrinunciabile volontà di pace giusta per il popolo palestinese e per tutti i popoli della martoriata regione"

Pro-Palestina : "Israele cessi l'aggressione contro il popolo palestinese e renda conto dei suoi crimini".
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Sabato pomeriggio, manifestazione per la pace organizzata dal comitato locale Pro-Palestina. L'appuntamento è fissato per le 15 a Pian di Nave. Si tratta di un evento che riunirà nella Città dei Fiori tutti i movimenti e i cittadini che aspirano a un rapido ritorno alla pace in Medio Oriente, dopo mesi di conflitti e decine di migliaia di vittime.

Il commento del Comitato Pro-Palestina

"Per la prima volta, dopo 75 anni di violenze ed oppressione lo Stato sionista d'Israele di trova davanti alla Corte Penale Internazionale dell'Aja nei Paesi Bassi- si legge nella nota stampa- L'accusa, presentata dallo Stato del Sudafrica cita gravissimi crimini che configurano una volontà genocidaria contro il popolo di Gaza e in generale tutto il popolo palestinese. 
Le speranze dei giusti del mondo di focalizzano su quell'aula e sul fatto che possa uscirne una sentenza che imponga a Israele la cessazione immediata dell'aggressione e lo costringa ad una trattativa che parta dal riconoscimento dei diritti palestinesi ad una vera indipendenza e cioè alla fine dell'assedio di Gaza e dell'apartheid in tutta la Palestina storica. 
La stragrande maggioranza dei popoli del mondo e dei governi dell'Asia, Africa, del Centro e Sud America e anche di alcuni Paesi Europei, hanno condannato a diversa intensità, l'azione dello Stato sionista che si fa forte dell'appoggio USA e di gran parte della UE. 
Si immagini che cosa significhi l'uccisione e il grave ferimento del 5% della popolazione di Gaza, in Italia corrisponderebbe a 3 milioni di vittime. Si immagin cosa significa la distruzione o il serio danneggiamento di un terzo degli edifici abitativi, di tutti quelli istituzionali, della maggior parte degli ospedali, delle scuol, dei luoghi di culto: sarebbe come aver distrutto, nel nostro Paese, il Piemonte, la Valle D'Aosta, Lombardia, il Veneto, Friuli, il Trentino e la Liguria. Si immagini cosa significhi aver costretto all'esodo oltre la metà della popolazione, come se 30 milioni degli abitanti dell'Italia avessero dovuto lasciare le loro case e concentrarsi in altra parte del Paese. Tutto questo sta subendo la gente di Gaza e ciononostante resiste e lotta per il suo diritto ad essere e rimanere sulla loro terra ferma. Testimonieremo- conclude il comitato- la nostra solidarietà e la nostra condanna più ferma, la nostra irrinunciabile volontà di pace giusta per il popolo palestinese e per tutti i popoli della martoriata regione"

 

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