IL CASO

Circonvenzione d'incapace e falso testamento di una 91enne, indagine chiude con 4 indagati

E’ stato notificato l’avviso di chiusura indagini ai 4 indagati dell’inchiesta per circonvenzione di incapace

Circonvenzione d'incapace e falso testamento di una 91enne, indagine chiude con 4 indagati
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E’ stato notificato l’avviso di chiusura indagini ai 4 indagati dell’inchiesta per circonvenzione di incapace che ha visto finire nei guai, tra gli altri: il notaio Gianni Donetti di Sanremo, l’avvocato Salvatore Sciortino, di Sanremo e un noto medico neurochirurgo.

L’inchiesta della procura di Imperia, coordinata dal procuratore Alberto Lari

 con il pm Maria Paola Marrali, mira a far luce sul presunto falso testamento con il quale una donna di 91 anni psicologicamente vulnerabile, originaria di Asti, ma all’epoca domiciliata a Villa Clotilde, nella città dei Fiore, aveva lasciato la propria eredità a una nipote. I fati risalgono al 2017, anche se l’anziana è morta nel 2021.

Nei giorni scorsi, i militari della guardia di finanza

avevano eseguito un decreto di sequestro preventivo per un totale di circa 3 milioni: quasi 2,3 milioni di disponibilità finanziarie, a cui si aggiungono quattro immobili e un terreno situati nei Comuni di: Roma, Santa Marinella (Roma) e a Valenza (Alessandria) per il valore complessivo stimato in oltre 600mila euro.

Il provvedimento ha poi riguardato ulteriori 113mila euro quale “profitto del reato”

Secondo le indagini i quattro indagati avrebbero messo in atto condotte illecite "volte ad approfittare della notevole compromissione delle facoltà volitive della vittima per indurla a compiere un atto giuridico, consistente in un testamento per atto pubblico, a favore della sorella, estromettendo l’altro fratello dal cospicuo asse ereditario”. Ma non è tutto. Per gli inquirenti, l’avvocato Salvatore Sciortino (difeso dall’avvocato Mario Ventimiglia): "In virtù del suo ruolo di amministratore di sostegno dell’anziana, mediante visita medica neurologica, eseguita da un professionista compiacente (difeso da Alessandro Mager, ndr), otteneva la certificazione inerente alla capacità di testare della vittima e, successivamente, grazie a un notaio (Gianni Donetti, difeso da Alessandro Moroni, ndr) le faceva redigere un testamento istituendo erede, per l’appunto, la sorella e, in caso di rinuncia, la nipote”.

Le indagini sono state svolte dagli investigatori

del Nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza appartenente alla sezione di polizia giudiziaria della procura. Intercettazioni telefoniche e ambientali e alcune perquisizioni hanno consentito di acquisire copiosa documentazione bancaria e sanitaria sia presso le strutture dove la vittima era stata ricoverata nel corso del tempo, che presso l’Asl 1 Imperiese.

Inoltre, sono state acquisite molteplici testimonianze raccolte tra il personale sanitario della struttura dove la vittima era ricoverata, attestanti l’esistenza di una ben visibile deficienza psichica, le dichiarazioni di un testimone presente alla redazione dell’atto, che raffigurava l’anziana testatrice del tutto silente, nonché la successiva perizia del ctu nominato dall’autorità giudiziaria che constatava uno stato tale da comprometterne le facoltà critiche e volitive, conducevano alla denuncia.

Fabrizio Tenerelli

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