ALL'OSPEDALE SANTA CORONA DI PIETRA LIGURE

La tragedia di Bussana: Manar ha riaperto gli occhi dopo 12 ore di intervento

La famiglia della ragazza ha fatto sapere di voler ringraziare tutti i sanitari che si sono prodigati nelle cure

La tragedia di Bussana: Manar ha riaperto gli occhi dopo 12 ore di intervento
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Si è svegliata, oggi, poco dopo le 13, ma la prognosi resta ancora riservata. Parliamo di Manar Doukhani, 15 anni, la studentessa di Triora, rimasta gravemente ferita, ieri mattina, dopo essere stata schiacciata da un camion che percorreva la bretella di via Frantoi Canai, in frazione Bussana a Sanremo.

Si tratta del tragico incidente in cui ha perso la vita il fratello della giovane

Mohtadi, 17 anni, con il quale stava andando a scuola. E’ quanto comunica l’Asl 2 del Savonese. La quindicenne ha riportato un poilitrauma che ha interessato: bacino, colonna vertebrale, arto inferiore sinistro e omero destro.

Le procedure previste da Asl2 e le professionalità presenti al Santa corona, Dea di II livello e Centro di riferimento per il Ponente Ligure per la traumatologia complessa e dei politraumi - si legge in una dell'Asl - hanno permesso di attivare immediatamente la sala operatoria per un complesso intervento che è durato circa dodici ore”.

Si è trattato di un lavoro di equipe, grazie al quale il quadro clinico della studentessa

è migliorato nel decorso postoperatorio. Il dottor Marcello Federici, direttore della struttura complessa di Ortopedia, indirizzo traumatologico Ponente, ha trattato la frattura complessa del femore, la frattura esposta di gamba sinistra e la frattura dell’omero destro.

Il dottor Matteo Lombardi, chirurgo ortopedico e il chirurgo vertebrale Davide Vallerga sono intervenuti congiuntamente sulle gravi lesioni del bacino e sulla colonna.

"Grazie alla professionalità degli anestesisti, di tutta la squadra degli ortopedici e del personale infermieristico specializzato - conclude la nota - è stato possibile trattare tutte le lesioni scheletriche in modo che la ragazza non debba nuovamente tornare in sala operatoria, avendo concluso il percorso chirurgico".

La famiglia della ragazza ha fatto sapere di voler ringraziare tutti i sanitari che si sono prodigati nelle cure.

Fab.Ten.

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