Amministrative

Mager su Pinto: "Insulti irripetibili alle istituzioni, da Meloni a Salvini a Toti. Rolando prenda le distanze"

Il candidato sul presidente di Imprese per Sanremo: "Davvero la coalizione di Rolando ridotta a questo punto per una manciata di preferenze in più?"

Mager su Pinto: "Insulti irripetibili alle istituzioni, da Meloni a Salvini a Toti. Rolando prenda le distanze"
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Clima rovente in campagna elettorale: il candidato sindaco civico, Alessandro Mager, in corsa alle amministrative sanremesi punta il dito contro il referente dell'Associazione Imprese per Sanremo Maurizio Pinto. In particolare nei confronti delle affermazioni che ha rivolto in passato al centrodestra che ora sostiene con Gianni Rolando candidato sindaco.

 

Mager contro Maurizio Pinto e Gianni Rolando

«Siamo rimasti molto colpiti dalla presentazione della lista “Imprese per Sanremo” in appoggio al candidato sindaco Gianni Rolando. Al fianco del candidato sindaco che orgogliosamente si è definito il rappresentante della colazione dei partiti di destra- scrive-, c’era tale Maurizio Pinto, presidente della sedicente "Imprese per Sanremo" che ha definito il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni "una lurida schifosa che fa becera e falsa propaganda", il segretario della Lega e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini "un pagliaccio che dovrebbe sputarsi in faccia", il Presidente Giovanni Toti e Regione Liguria "pagliacci che fanno vomitare" e altri irripetibili insulti anche all'amministrazione comunale e pesanti attacchi alle associazioni di categoria. Una aggressività impressionante e una serie di insulti sconcertanti che nulla hanno a che fare con l'epoca del covid, come qualcuno ha voluto provare a giustificare con imbarazzo».

 

"Per una manciata di voti in più"

«La cosa che più ci ha lasciato sconcertati- ancora Mager-, però, è che il candidato sindaco Rolando non solo non abbia ritenuto di porgere delle scuse alle istituzioni colpite da insulti così gravi, ma neanche ha condannato la cosa, limitandosi a dire con distacco che "non abbiamo controllato il passato, l'importante è che ci sia sintonia sul programma".»

 

«Ma davvero il centrodestra dei partiti si è ridotto al punto di accettare certe dinamiche per una manciata di preferenze in più?- conclude- Davvero i sostenitori di Rolando accettano tutto questo? Davvero è questo il messaggio che si vuole dare ai giovani che ci guardano?Noi auspichiamo che pur con colpevole ritardo, il candidato Gianni Rolando prenda le distanze dalle affermazioni ingiuriose lanciate nei confronti del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di altre istituzioni nazionali, regionali e locali e che prenda le distanze dagli autori di tali gravi insulti, ristabilendo un minimo di rispetto e decoro nel dibattito pubblico».

La risposta di Rolando

«Ci stupiscono i toni così animati, che solitamente non lo connotano, usati dal candidato Mager nei confronti di liberi cittadini ( in riferimento agli esponenti di Imprese per Sanremo), che si candidano alle prossime elezioni comunali, per i quali non ci sono elementi ostativi dal punto di vista legale ad una candidatura»

«Ci sorprende inoltre - affermano dal Comitato per Gianni Rolando Sindaco -, il fatto che si sia messo a sindacare sulla composizione delle liste della coalizione di centro destra e civici, dimenticandosi di guardare bene, magari, a cosa accade nelle sue di liste».

 

«Infine- ancora il Comitato-, siamo veramente colpiti dal fatto che tenga così tanto al presidente del Consiglio Meloni e al ministro Salvini….se così fosse, allora, dia indicazioni di voto ai partiti che a Sanremo li rappresentano! Per mesi ha rinnegato la funzione fondamentale dei partiti, prendendone le distanze e ora, improvvisamente, si erge loro difensore. Avrà cambiato idea, d’altronde, negli anni, è capitato a molti componenti del suo schieramento».

 

«Crediamo - concludono dal Comitato per Gianni Rolando Sindaco - che una campagna elettorale seria e civile debba occuparsi dei temi e delle tante problematiche irrisolte che tutti i giorni i cittadini di Sanremo vivono sulla loro pelle, di proposte serie e non di attacchi personali, che fanno male a Sanremo»

 

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