Arte e uguaglianza

"Visione oltre la luce" di Paola Arrigoni porta l'inclusività nell'arte

L'artista ribalta la consuetudine: un'esposizione pensata per i non vedenti, ma aperta a tutti. E ci si può bendare per la visita

"Visione oltre la luce" di Paola Arrigoni porta l'inclusività nell'arte
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Presentata oggi, a Palazzo Bellevue, la mostra Visione oltre la Luce dell'artista, ex consigliera comunale, Paola Arrigoni. Sarà visitabile a Villa San Luca a Coldirodi, recentemente riaperta con gli sforzi dell'amminsitrazione comunale, tra cui il consigliere M5S Roberto Rizzo (presente alla conferenza e candidato sindaco) e dal comitato tecnico e dalle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani (Acli). La mostra è pensata per le persone non vedenti, ma è aperta anche agli altri. È un unicum in provincia di Imperia e un format estremamente raro in Italia.

 

"Visione oltre la luce" di Paola Arrigoni per abbattere le barriere

Oltre a Paola Arrigoni, presenti l'assessore alla cultura di Sanremo Silvana Ormea, il vicesindaco Costanza Pireri, Fabrizio D'Alessandro, presidente della sezione imperiese dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, Catia Robaldo del Comitato Tecnico di Villa San Luca e Flavio Di Malta delle Acli di Sanremo e Coldirodi. La mostra aperta dalle 15:45, nei fine settimana o su prenotazione, dal 23 marzo al 12 maggio. La mostra, salvo l'ingresso alla pinacoteca Rambaldi (5 euro) che rimane, è gratuita e inclusa nel percorso.

La mostra è un'esperienza sensoriale del tutto particolare. I vedenti troveranno all'ingresso delle mascherine che potranno indossare, eventualmente. L'esposizione è visitabile al buio, bendati ed è possibile ricevere l'assistenza di una guida, che sarà una persona ipovedente. Ci saranno- però- audio guide che spiegheranno i quadri: potranno essere toccati, ascoltati e uno addirittura assaggiato. La mostra vuole "detronizzare" la vista, percepita come senso principale nella fruizione dell'arte e allo stesso tempo promuovere l'uguaglianza. I quadri sono otto, tre le installazioni tutte collegate a livello emotivo, l'idea è quella di fare provare emozioni e sensazioni nuove. Curioso: la descrizione dei quadri sorvolerà sui colori e sulle forme, che sono difficili da presentare alle persone cieche. Si concentrerà sugli input, in modo che ognuno elabori, secondo il suo vissuto, l'opera e sarà l'unica "differenza" nei percorsi che intraprenderanno gli intervenuti. Al termine sarà consegnato un seme. «Sboccerà e germoglierà e diffonderà il nostro messaggio».

 

Le parole dei protagonisti

«Conferenza importante per me, oggi per due ragioni- così l'assessore Ormea-. In primis perché sono orgogliosa di aver riaperto Villa Luca insieme alle Acli, a Rizzo e ai cittadini. E poi perché questa mostra di Paola Arrigoni è un'esperienza sensoriale aperta a tutti, ma pensata soprattutto per le persone ipovedenti. Del tutto particolare».

 

«Le mostre sensoriali sono complesse e costose. Con molto sforzo e volontariato abbiamo recuperato due stanze a Villa San Luca, al piano superiore- ha aggiunto Paola Arrigoni-. L'esposizione è aperta a tutti, ma pensata per le persone cieche. Può essere un'occasione per imparare a percepire la realtà e l'arte in un modo diverso. Vogliamo portare l'inclusione nel mondo dell'arte».

Davide Izetta

 

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