Sanremo

Grande distribuzione in sciopero, flash mob in via Matteotti

I sindacati danno appuntamento in via Matteotti alla popolazione

Grande distribuzione in sciopero, flash mob in via Matteotti
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Il 30 marzo sciopero nazionale nella Grande Distribuzione. Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs Uil  di Imperia specificano: “Mobilitazione per un rinnovo di contratto atteso da 5 anni”.

 

Grande distribuzione in sciopero domani

A sostegno della mobilitazione si terrà un Flash Mob organizzato da Filcams Cgil Fisascat cisl e Uiltucs Uil domani mattina a a partire dalle ore 10.30 in Via Matteotti a Sanremo davanti alla sede dell'Oviesse.
Una protesta festosa ma decisa durante la quale verrà effettuato un volantinaggio in centro per spiegare alla popolazione le ragioni della protesta.

 

Alla base della mobilitazione “l’irresponsabilità di Federdistribuzione” nel presentare “svariate richieste finalizzate a sabotare diritti e garanzie attualmente contenute con Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e che le lavoratrici ed i lavoratori della distribuzione commerciale hanno raggiunto a costo di sacrifici e di lotte nel corso degli ultimi decenni”.

 

 

"Risparmiare sulla pelle dei lavoratori"

«È rottura al tavolo di trattativa per il rinnovo del Contratto nazionale della Distribuzione Moderna Organizzata, scaduto nel lontano 2019- scrivono le sigle sindacali-. L’associazione imprenditoriale, dopo una lunga trattativa con i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs e a distanza di 51 mesi dalla sottoscrizione del primo e ultimo Ccnl di settore, ha calato nuovamente la maschera, palesando la persistente resistenza nel sottoscrivere accordi contrattuali.
E' necessario stigmatizzare a gran voce “l’insofferenza di Federdistribuzione verso i contratti”. Per questo abbiamo proclamato una giornata di sciopero nazionale per il prossimo 30 marzo 2024.»

 

«Nel dettaglio- si legge nella nota stampa- siamo contrari all’introduzione di una flessibilità incontrollata e generalizzata con contratti a termine di durata indeterminata (oltre i 24 mesi); lo smembramento del sistema di classificazione del personale con l’attribuzione dell’addetto alle operazioni ausiliarie alla vendita a mansioni inferiori quali il pulimento di aree di vendita e servizi; l’azzeramento di ogni dignità professionale con il sotto inquadramento di chi ha la responsabilità di interi format commerciali complessi; la creazione di una nuova mansione adibita alla movimentazione delle merci trascinandola verso il quinto livello e svuotando l’attuale previsione al quarto livello, al solo fine di far risparmiare le imprese sulla pelle dei lavoratori».

 

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