LE IMPRESE ITALIANE REPLICANO A SCIBILIA

"Se pubblicare sentenze della Cassazione è un attacco vile, allora ne abbiamo centinaia"

Il Movimento Imprese Italiane ha replicato al presidente di Confesercenti Sergio Scibilia sul caso delle aperture durante il periodo del Covid

"Se pubblicare sentenze della Cassazione è un attacco vile, allora ne abbiamo centinaia"
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Il Movimento Imprese Italiane ha replicato al presidente di Confesercenti Sergio Scibilia sul caso delle aperture durante il periodo del Covid. Di seguito il testo del comunicato

Non avevamo dubbi sul fatto che Scibilia, Presidente di Confesercenti, avesse le stesse posizioni di Di Baldassarre, ma, lo confessiamo, non ci aspettavamo da lui dichiarazioni così deliranti e false.

Anzitutto Scibilia parla di "vicinanza al presidente di Confcommercio Sanremo al centro di un attacco vile". Se pubblicare una sentenza della Corte Suprema di Cassazione e pertanto mettere in discussione l’operato di Di Baldassarre, significa essere al centro di un attacco vile, allora Scibilia si prepari, in quanto abbiamo altri centinaia di attacchi vili da sferrare, derivanti da centinaia di sentenze che ci arrivano da ogni Tribunale d’Italia, in cui giudici mettono nero su bianco la legittimità nel tenere aperte le attività commerciali, mentre lei e Di Baldassarre invitavate invece a chiudere tutto (alla faccia di chi diceva che era solo una sentenza isolata).

Scibilia commette poi un gravissimo errore nel parlare di Costituzione:

“Per noi non esistono ragioni, motivi, occasioni o opportunità di cavalcare la rabbia, le difficoltà finanziarie o di crisi andando contro la Costituzione”.

Le ricordiamo Scibilia che, mentre il nostro Movimento ha difeso la Costituzione, portandola anche fisicamente in ogni piazza d’Italia (Sanremo, Ventimiglia, Imperia, Firenze, Roma, Bari, Genova, Napoli, Modena, Bologna, Miliano, ecc…), le persone come lei l’hanno tradita.

Forse Scibilia era disattento a scuola quando la maestra spiegava l’art.1 della Costituzione Italiana: L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.

Sì, il lavoro, quello che lei e il suo collega di Confcommercio Di Baldassarre avreste dovuto difendere. Il lavoro e pertanto le aperture delle attività commerciali, anziché promuovere le chiusure e, piattino alla mano, richiedere al Governo dei ristori prossimi al nulla!

Concludiamo, infine, chiedendo di porre fine alla triste storiella

con cui lei e quelli come lei, nascondono il loro fallimento: “Per noi le leggi, le norme non sono provvedimenti criminali ma certezze da rispettare”. Anche in questo caso dimostra poca conoscenza.

In Italia è il potere giudiziario che si occupa di stabilire chi rispetta o non rispetta le leggi, e non chi fa decreti illegittimi ed incostituzionali (ad esempio Conte e Draghi) o chi cerca di farli rispettare. Se ne faccia una ragione ma questa è la legge, quella vera, quella delle sentenze dei tribunali.

Movimento Imprese Italiane

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