Firmato accordo tra prefetto e sindaco di Molini di Triora per volontariato tra i migranti
Il protocollo di intesa è stato sottoscritto dal prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo e dal sindaco di Molini di Triora, Manuela Sasso
Il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo e il sindaco di Molini di Triora, Manuela Sasso, hanno sottoscritto, stamani, presso il salone di rappresentanza della prefettura di Imperia un protocollo di intesa con l'obiettivo di avviare percorsi educativi di accoglienza e di integrazione a favore dei migranti ospitati nelle strutture del piccolo centro dell’alta valle Argentina.
Dichiara il sindaco di Molini Manuela Sasso
“Si tratta di un progetto già realizzato nel 2014-15, con il Comune di Molini Triora che è stato il primo a stipularlo - ha affermato il primo cittadino -. Questi ragazzi, una trentina, assieme agli operai del Comune svolgeranno dei piccoli lavori e questo è il vero senso dell’integrazione, visto che queste persone entrano in contatto con le persone e si sentono utili”.
La precedente fase sperimentale aveva già dato ottimi risultati
“Dal protocollo precedente sono uscite bellissime storie di integrazione: chi ha messo su famiglia, chi lavora - ha aggiunto il sindaco -. Questa è la differenza di chi ha la fortuna di trovarsi in un piccolo paese, rispetto a chi vive in centri come Ventimiglia e Sanremo, dove sarebbe difficile inventarsi e gestire un progetto del genere. In un paese, tra l’altro, le persone sono più predisposte ad accogliere e integrare”.
Note di soddisfazione anche da parte del prefetto
“Si avvia un progetto di integrazione, che rispetto al passato si amplia con percorsi diversi, che includono anche famiglie con bambini e donne sole ospitate in quel Comune. E’ un progetto virtuoso, perché il più delle volte registriamo nei Cas un’inattività da parte dei migranti, in attesa di essere chiamati dalla commissione per il riconoscimento dello status. Inoltre, serve agli stessi migranti per avere un maggiore rapporto con i cittadini, con la possibilità di partecipare volontariamente ad attività di carattere manuale o culturale, che non solo riempiono le giornate del migrante, ma consentono anche di instaurare un rapporto con la collettività”.
I Centri di accoglienza straordinaria (Cas) in provincia di Imperia sono 76 per circa ottocento stranieri assistiti.
Fabrizio Tenerelli