Manifestazione comitato "No Cpr", prefetto teme danno di immagine

“I sindaci temevano un danno di immagine e non vorrei che a fronte di una ipotesi o di proteste per una situazione non ancora definita, possa verificarsi proprio questo. Per il resto il diritto a manifestare è garantito dalla Costituzione”.

Lo ha detto il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo

stamani, a margine della firma del protocollo con il Comune di Molini di Triora, per l’avvio di percorsi educativi di accoglienza e di integrazione a favore dei migranti, commettendo la decisione del Comitato “No Cpr” di manifestare, sabato prossimo, alle 11, davanti all’ex caserma camandone di Diano Castello, dove si teme possa essere realizzato il centro per temuto centro per il rimpatrio in Liguria.

“E’ stata fatta chiarezza in maniera precisa dal ministro dell’Interno - ha aggiunto il rappresentante di governo - anche il governatore Toti è stato molto chiaro sull’argomento. Si tratta di una ipotesi come tante altre, in cui non c’è una definizione di un iter procedimentale”.

Il caso è emerso la settimana scorsa, dopo un incontro tra il prefetto e una rappresentanza del Comitat

dal quale è emersa la notizia, poi smentita dallo stesso ministro, che si sarebbe proceduto a creare un Cpr nel Dianese. “Al sindaco di Diano Castello e al Comitato - ha precisato il prefetto - è stato detto che il Comune di Diano Castello è tra quelli che sono oggetto di valutazione, ma la decisione sarà presa dagli organi tecnici e ci dovranno essere delle intese”.

Fabrizio Tenerelli