Festa della Liberazione: il messaggio Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia

In occasione della celebrazione della Liberazione dal Nazifascismo, desideriamo condividere con voi un messaggio di speranza e riflessione proposto dal Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M., Luciano Romoli.

Il comunicato sottolinea l'importanza cruciale della libertà come principio fondamentale della fraternità, e come tale valore debba essere difeso con fermezza per infondere speranza in un mondo attualmente travagliato dalla guerra, dalla tensione e da nuove emergenti paure.

Romoli invita a una lettura attenta della storia e all'esercizio di un pensiero critico, non ideologico, durante la celebrazione di questa festa che dovrebbe coinvolgere tutti. Sottolinea l'urgenza di promuovere valori autentici che sono alla base della convivenza civile, respingendo falsificazioni ideologiche e retorica vuota.

L'analisi di Romoli evidenzia una preoccupante tendenza al conflitto che spaventa e sconvolge la coscienza collettiva. Il ritorno del conflitto in Europa porta alla luce una drammatica contrapposizione tra democrazie e autocrazie, sottolineando l'importanza di difendere la democrazia come un valore in costante conquista.

In un'epoca segnata da una crescente instabilità geopolitica e dal riaffacciarsi della strategia del terrore, Romoli invita a una rivoluzione antropologica che parta dal cuore e dallo spirito. Sottolinea l'importanza della fraternità come base per una società giusta e inclusiva, esortando tutti a valorizzare e rispettare le differenze e ad abbracciare la tolleranza verso gli altri.

La Liberazione non dovrebbe essere solo un evento storico, ma piuttosto un simbolo di rinascita e rinnovamento. Romoli auspica che questo spirito di rinascita guidi la comunità dei fratelli massoni e tutti coloro che lottano per la verità in tutto il mondo.

Infine, Romoli richiama l'importanza di combattere la deriva pericolosa della guerra e dell'avidità, sottolineando il dovere universale di restare umani.

Vi invitiamo a diffondere questo messaggio di speranza e riflessione nella vostra redazione e tra i vostri lettori, nell'auspicio che possa contribuire a un dibattito costruttivo e alla promozione dei valori che ci uniscono come esseri umani.

Ing. Paolo Ferrari
Presidente Centro Sociologico Italiano di Sanremo

Il messaggio del Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M.

Libertà e fraternità valori guida che danno speranza al mondo in fiamme “La libertà è il principio cardine della fraternità, è il valore che dobbiamo affermare con forza per ridare speranza a un mondo in fiamme, spaventato dalla guerra, preda della tensione e di nuove paure emergenti” Luciano Romoli, Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M. vuole lanciare un
messaggio preciso nella giornata in cui l’Italia celebra la Liberazione dal Nazifascismo.

"Una festa di tutti"

“Una festa di tutti – ha detto Romoli – che deve partire da una lettura attenta della storia, dall’esercizio di un pensiero
critico, non ideologico. Non è il momento delle falsificazioni ideologiche, né di esercitare vuota retorica, dobbiamo farci portatori di una riflessione pacata, focalizzata sulla promozione dei valori autentici che sono alla base della civile convivenza".

"Si sente - continua l’analisi di Romoli – una strana voglia di conflitto che spaventa, sconvolgendo la nostra coscienza. Il ritorno del conflitto nel Vecchio Continente, alle porte di casa nostra, ha aperto il sipario sulla drammatica contrapposizione tra democrazie e autocrazie. Non c’è nulla di scontato la cronaca ce lo ricorda, perché la democrazia che si nutre di libertà è sempre conquista continua, lo stiamo vedendo in questi anni in cui la concatenazione di eventi planetari, hanno svelato l’intricata trama delle interdipendenze che legano Nord e Sud del mondo più di quanto si è portati a pensare".

"Il livello di rischio ha compiuto un 'salto di qualità'"

"Il livello di rischio ha compiuto un 'salto di qualità', siamo tutti esposti. Se non si porrà rimedio, modificando il vecchio paradigma mettendo al centro la cultura della fraternità, perno basilare del nostro stare insieme, non si potrà superare l’avidità e la miopia che hanno alimentato modelli di sviluppo che hanno mortificato l’essere individuale, nella sua autonomia mentale e spirituale”.

"E’ un tempo difficile quello che viviamo"

“E’ un tempo difficile quello che viviamo, reso ancora più fosco dal riaffacciarsi all’orizzonte della strategia del terrore, che sta scompaginando il quadro di equilibri geopolitici, già molto instabile. La rivoluzione antropologica di cui abbiamo bisogno deve partire dal cuore e dallo spirito. La dichiarazione dei diritti umani e di molte Costituzioni del 900 è stato il frutto di accordi basati sulla fraternità, giova ricordarlo, facendolo sentire e pesare, in una società secolarizzata e distratta, che sta perdendo insieme alla dimensione spirituale, quella tensione verso l’alto che ci fa essere veramente uomini. È il momento di dare corso alla 'costruzione corale del tempio', di promuovere la libertà come parte integrante di una società giusta. L’impegno è arduo ma non ci spaventa, consapevoli come siamo che attraverso la valorizzazione e il rispetto delle differenze e della tolleranza verso gli altri, possiamo rinascere a nuova vita".

"La Liberazione sia questo rinascere a nuova vita"

"La Liberazione sia questo rinascere a nuova vita. Questo augurio che mi sento di fare alla grande comunità dei fratelli massoni che in ogni angolo del pianeta sono in lotta per la verità. Se l’antica “arte” della guerra ha assunto le sembianze di un “cancro” che si sta innestando, nella libertà volontà degli attori che la esercitano, dobbiamo operare senza sosta per arrestare questa deriva pericolosa, perché dobbiamo sentire il dovere universale di restare umani”.