"Il livello.. è da prigione": le affermazioni di Scajola su Bracco scatenano un caso

“Il livello di questo qui... da prigione”. E' nato un caso politico a Imperia, dopo che il sindaco Claudio Scajola, nell’ultimo Consiglio comunale del 30 aprile scorso ha così commentato l’intervento del consigliere comunale di minoranza del Pd, Ivan Bracco, al termine di un’accesa discussione su una mozione riguardante il progetto dell’Aurelia Bis.

Il primo cittadino ha parlato (a microfono acceso)

subito dopo l’apertura della votazione da parte del presidente del Consiglio comunale Simone Vassallo. “Prendo atto che lui si reputa un moderato di centro - commenta Bracco - si è avvicinato a Forza Italia e vuole raggruppare i democratici di questo Paese”.

E prosegue: “Lo abbiamo visto vicino a Tajani, vuole rappresentare il centrodestra moderato, ma quando deve affrontare la democrazia e le richieste dei cittadini che giustamente chiedono quale sarà il futuro di un’opera così importante come l’Aurelia bis, non accetta le giuste critiche dell’opposizione e invoca il carcere per chi ha una visione politica e di difesa dei cittadini diversa dalla sua”.

Bracco, che considera queste affermazioni come una “caduta di stile”

senza voler presentare alcune denuncia, aggiunge: “Chi cerca di rappresentare nelle sedi democratiche, quali il Consiglio comunale, le giuste istanze dei cittadini, dunque, deve essere imprigionato. Queste parole sono, a mio parere, di una gravità estrema, che dovrebbero portare il sindaco e presidente della Provincia a dimettersi, in quanto come rappresentante di una provincia medaglia d’oro al valor militare per la resistenza, è inaccettabile sentire pronunciare la parola ‘prigione’ nei confronti delle minoranze democraticamente elette".

Fabrizio Tenerelli

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