Rolando e il Pride, Imprese per Sanremo e Graglia a Fellegara: "Ennesimo autogol della sinistrash"

Rolando e il Pride, Imprese per Sanremo e Graglia a Fellegara: "Ennesimo autogol della sinistrash"
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Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a nome di Alessio Graglia e Imprese per Sanremo:

Fellegara e l’ennesimo autogol della sinistrash: portare alla ribalta un non problema per mancanza di argomenti (o per accaparrarsi qualche voto?)

Da parecchi giorni stiamo provando a capire e a comprendere l’utilità delle parole e del confronto richiesto dal candidato Sindaco della sinistra Fulvio Fellegara, al candidato Sindaco del centro destra Gianni Rolando in merito ad alcune futili dichiarazioni rilasciate riguardo al tema del Pride svoltosi recentemente a Sanremo, tema di cui non importa niente a nessuno e, soprattutto, che non ha nulla a che vedere con i problemi reali della nostra città e dei cittadini sanremesi.

Sono anni che la sinistra italiana è ormai totalmente priva di argomenti

per convincere i cittadini (nonché parte dei propri storici elettori) a votarli e ciò lo si evince sia a livello nazionale sia a livello locale. Ed ecco che allora il buon Fellegara per accaparrarsi qualche voto in più va a cavalcare l’onda del politically correct: i diritti degli omosessuali (perché ne sono forse privi?) uno degli argomenti più scontati e inutili che ci sia.

Un vero e proprio penoso teatrino

messo in atto strategicamente, portando alla ribalta un non problema per mancanza di argomenti, un classico delle sinistre degli ultimi anni, secondo cui, definire “degenerato” questo triste e ormai grottesco spettacolo dei giorni nostri, è sinonimo di cattiveria, di intolleranza verso le minoranze o di non inclusività verso la comunità, una stupidaggine senza alcun senso.

Nel leggere le parole proferite da Fellegara

ci è balzato immediatamente alle mente il contenuto dell’ultimo libro di Diego Fusaro, Sinistrash, di cui consigliamo la lettura a Fellegara: all'interno troverà il momento storico della sinistra Italiana e tutto ciò che è diventata, un fenomeno ormai trash per l’appunto.

Una critica sferzante contro il neoliberismo progressista

contro le nuove sinistre fucsia, neo liberali e atlantiste che hanno tradito Marx, Gramsci e i lavoratori e che oggi si identificano nella battaglia in nome dell’Imperialismo celata sotto l’ovattata vernice ideologica dei “diritti umani”.

Proprio noi che predichiamo come valore portante della nostra associazione

la libertà, non abbiamo assolutamente nulla contro chi ha gusti sessuali differenti dai nostri e lo esprime pubblicamente con garbo ed educazione, così come siamo naturalmente contro ogni forma di discriminazione.

Crediamo però che in un momento storico simile e soprattutto in totale antitesi con ciò che propaganda la sinistra italiana e il Pd, la nostra associazione, Imprese per Sanremo e in particolar modo il suo vice presidente e fondatore Alessio Graglia candidato nella lista della Lega Sanremo, sia giusto sventolare in maniera netta e decisa la bandiera con i valori tradizionali della nostra cultura e della tradizione Cristiana, contro  l’indottrinamento mediatico del pensiero unico dominante che coincide con l’annullamento dell’identità di genere, la demascolinizzazione e la defeminilizzazione come caposaldo del nuovo, del futuro prossimo per l’umanità.

Imprese per Sanremo e Alessio Graglia vogliono ribadire forte e chiaro

l’importanza del ruolo della famiglia tradizionale, composta dalla mamma e dal papà come caposaldo delle nuove generazioni; crediamo altresì che vada difesa e sostenuta l’eterosessualità come principio naturale per la continuità della specie umana;

pensiamo che sia necessario occuparsi del calo delle nascite tra i giovani italiani invece che parlare di finti problemi per garantirsi visibilità.

I sanremesi hanno bisogno di un Sindaco

che si occupi di risolvere i tantissimi problemi reali della cittadinanza e non di un Fellegara di turno che utilizza a suo uso e consumo gli orientamenti sessuali di una parte di persone solo per scopi elettorali, orientamenti che nulla hanno a che fare con le necessità vere ed urgenti dei cittadini.

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