Signorini tace davanti al Gip. Domani tocca a Toti

Primo interrogatorio di garanzia a margine dell'inchiesta che ha travolto i vertici di Regione Liguria, che vede agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione e atti contrari ai doveri d’ufficio anche il governatore Giovanni Toti. Oggi, in carcere a Marassi, il turno di Paolo Emilio Signorini.

Signorini si avvale della facoltà di non rispondere

Unico destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere, l'ex presidente dell'authority portuale della Liguria Occidentale e Ad (sospeso) di Iren ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Ciò nonostante, secondo quanto riporta la stampa nazionale, tramite il suo legale Enrico Scopesi, si è detto disposto ad essere ascoltato in un secondo momento.  La mole delle carte imporrebbe un'attenta verifica non effettuabile, secondo il legale, in ambiente carcerario (l'ordinanza del giudice consta di oltre 600 pagine), per tale ragione, l'obiettivo primario è quello di ottenere una revisione della misura cautelare- con scarcerazione-  prima di un eventuale secondo interrogatorio.

Domani il turno del Governatore Toti

L'attenzione dei liguri però è concentrata sull'interrogatorio di Giovanni Toti, previsto per domani alle 14:00. Il governatore, che attualmente è ai domiciliari nel suo alloggio genovese, nei pressi di Piazza Piccapietra, si era detto «sereno», rivolgendosi alla folla di giornalisti e reporter che lo attendevano davanti a casa, scortato dalla Finanza. Il governatore, infatti, è stato tratto in arresto a Sanremo, al Lolli Palace Hotel di Corso Imperatrice, nelle primissime ore di martedì scorso.  Toti si trovava nella Riviera dei Fiori per partecipare alla presentazione del «Twiga» di  Flavio Briatore a Ventimiglia, programmata la mattina di martedì. Qui gli altri arrestati, tra imprenditori e funzionari pubblici, con le rispettive accuse.

Davide Izetta