Elezioni comunali: ricusate le liste di almeno 7 candidati sindaci
Sono almeno sei le liste, per altrettanti candidati sindaci alle prossime elezioni amministrative, che sono state ricusate
Sono almeno sette le liste, per altrettanti candidati sindaci alle prossime elezioni amministrative, che sono state ricusate in provincia di Imperia per motivi legati a irregolarità formali.
Due sono nel Comune di Ospedaletti, altrettante in quello di San Bartolomeo al mare
poi ne abbiamo una a San Lorenzo al mare; una a Pontedassio, mentre il Comune più importante interessato è quello di Sanremo, con la lista apartitica e indipendente “Uniti per il bene comune” che appoggia il candidato sindaco, Luca De Pasquale, 46 anni, impiegato nella ristorazione.
“Negli atti separati della raccolta firme - afferma De Pasquale - è stata riscontrata la mancanza del nominativo di un candidato”. De Pasquale ha già annunciato ricorso al Tar, che dovrà essere presentato nei prossimi tre giorni e altrettanti giorni sono attesi per la provincia del tribunale amministrativo.
Nel frattempo, è stata posticipato il sorteggio dei manifesti elettorali, atteso per domani (martedì 13)
Per Roberto Danieli, 70 anni, ex manager di casinò e alberghi, uno dei sette candidati in corsa nella città dei Fiori, è stata chiesta una integrazione comunque sanabile, pertanto non rientra nella rosa dei “ricusati".
Danieli si è presentato come candidato
per la lista civica indipendente “Polo civico sanremo 2024”. A Ospedaletti sono state ricusate le liste dei candidati Giorgio Boeri e Valentina Lugarà, resta invece quella del sindaco uscente Daniele Cimiotti.
A San Bartolomeo non sono state accettate le liste dei candidati Filippo Scola e Giacomo Chiappori
resta quella di Alberto Alberti. A San Lorenzo al mare è stata ricusata la lista del candidato sindaco Paolo Lissiotto; mentre è passata quella di Enzo Mazzarese. A Pontedassio è stata bocciata la lista civica di Fulvio Pezzuto.
Non si esclude, comunque, che ci possa essere qualche altra lista in bilico
tra i ventinove Comuni che vanno al voto. I candidati stanno ora valutando di presentare ricorso al Tar nei tre giorni previsti dalla legge. mentre il tribunale amministrativo dovrà pronunciarsi sui ricorsi nei tre giorni successivi. Alcuni degli amministratori interessati affermano di aver preso i moduli in Comuni e di essersi concertati con il segretario comunale, prima di depositare la lista a maggiore garanzia che non vi fossero errori.
Fabrizio Tenerelli