A Ventimiglia un vertice per salvare la scuola francese di via Hanbury
La scuola rischia di chiudere dopo che il Comune di Mentone ha annunciato la volontà di ridurre le spese a proprio carico
Un vertice si è tenuto, stamani, in Comune a Ventimiglia, tra una delegazione dell’amministrazione, capeggiata dal sindaco Flavio Di Muro e una rappresentanza dei genitori della scuola francese, di via Hanbury (circa novanta alunni, tra asilo ed elementari), che rischia di chiudere dopo che il Comune di Mentone ha annunciato la volontà di ridurre le spese a proprio carico.
Si parla di circa 350mila euro all’anno, esclusi i quattro insegnanti
A conclusione del vertice è emersa la volontà di salvare l’istituto scolastico, ma anche la necessità di rivedere la convenzione tra gli enti interessati: in due Comuni frontalieri e il provveditorato agli studi francese. Per i genitori degli alunni, inoltre, c’è il rischio di dover intervenire con una spesa.
“Abbiamo spiegato che questa amministrazione sta lavorando - ha detto il primo cittadino - per salvaguardare la scuola e un immobile che vogliamo destinare ai rapporti sociali, culturali e al bilinguismo. Si va verso il rinnovo della convenzione”.
Il rischio di una chiusura della scuola, a detta del primo cittadino
“Parte dalla volontà del Comune di Mentone di fare qualche passo indietro; il Comune di Ventimiglia vuole fare qualche passo avanti. Abbiamo avuto un confronto con la direttrice scolastica e con i rappresentanti dei genitori”.
Di Muro ha confermato l’esistenza di una mozione da parte della maggioranza
(che verrà discussa questa sera in Consiglio comunale): “Credo che sarà accolta all’unanimità - ha aggiunto - perché vogliamo porre l’accento su questo tema. E’ un impegno importante che si assume questa amministrazione in sede di redistribuzione delle competenze e di assunzione di responsabilità da parte italiana e francese”.
I genitori sembrano piuttosto confortati, anche se restano le preoccupazioni
“Il sindaco ha dimostrato un’apertura - hanno affermato alcuni di loro - adesso dovranno redigere una convenzione da sottoporre sia al provveditorato francese che al Comune di Mentone, per trovare un accordo”.
Il problema è capire come suddividere le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria
“Bisogna vedere la volontà politica del sindaco - aggiungono i genitori - e cosa si potrà fare negli anni a venire”. Sulla mensa? “I genitori che vorranno usufruire del servizio, potranno farlo ma a prezzo pieno, qualora non venga trovato un accordo”. Sul pagamento dei libri? “Il provveditorato francese non è d’accordo che le famiglie paghino le forniture scolastiche - concludono - perché è un servizio pubblico”.
Fabrizio Tenerelli