Servizio idrico

Pubblicato il bando per il socio privato di Rivieracqua

Il commissario Scajola: "Tappa fondamentale per garantire un servizio basilare del territorio"

Pubblicato il bando per il socio privato di Rivieracqua
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Ancora un passo verso la privatizzazione (parziale) di Rivieracqua, la società che gestisce il servizio idrico integrato nella Provincia di Imperia. Pronto il bando per l'ingresso del socio privato.

 

Pubblicato il bando per il socio privato di Rivieracqua

Abbinato al bando per la ricerca del socio privato anche quello per assegnare alla costituenda società mista il servizio fino al 2042. Claudio Scajola, Commissario dell'Ato idrico Ovest Provincia di Imperia, presidente della provincia e sindaco di Imperia commenta: «La pubblicazione della gara a doppio oggetto è una tappa fondamentale per garantire un servizio basilare del territorio. L'individuazione del socio privato assicura la necessaria solidità a Rivieracqua».

Il bando di gara è stato pubblicato sulla piattaforma della Sogesid Spa, società di ingegneria in house providing delle Amministrazioni centrali dello Stato.

 

I debiti accumulati e il piano di ristrutturazione

La travagliata vicenda che ha portato al discusso ingresso del socio privato nell'azienda ha origine, secondo i giudici del tribunale di Imperia, nella mala gestio precedente che ha portato ad accumulare 80 milioni di debiti e la società sull'orlo del fallimento. Sul piatto, il privato porterebbe 40 milioni, a cui si aggiungerebbero una devoluzione del credito sotto formati azioni per 5,5 milioni da parte del Comune di Imperia e 4,2 da parte di quello di Sanremo. Gli altri trenta milioni proverranno da una ristrutturazione del debito, in parte attraverso al continuità aziendale, ovvero la bollettazione per il consumo dell'acqua. Nei mesi scorsi, diversi esponenti della scena politica locale avevano criticato il corso, in particolare (e trasversalmente) i candidati sindaco a Sanremo Fulvio Fellegara (centro sinistra) e Gianni Rolando (centro destra), sottolineando le opzioni alternative all'ingresso del socio privato nell'assetto societario di Rivieracqua. Nel mirino, la decentralizzazione del servizio e gli utili maturati da Rivieracqua che verrebbero "strappati" alla Provincia di Imperia.

 

La struttura della società mista

Con l'ingresso il socio privato, che avrà quota di minoranza entrando con un capitale di 40-50 milioni, avrà però il diritto di nominare l'amministratore delegato. Mentre la presidenza del collegio sarà in mano pubblica. Il consiglio di amministrazione è stato allargato a 5 persone (3 pubblici ossia i comuni di Imperia, quello di Sanremo e un rappresentante degli altri comuni e 2 privati) e il collegio di revisione dei conti sarà composto da 3 membri di cui anche un rappresentate dei comuni.  Questo è quanto è stato illustrato ai sindaci della Riviera dei Fiori, lo scorso aprile, dal Commissario dell'Ato idrico Scajola, a margine della Conferenza dei sindaci dedicata.

 

Tutti i comuni saranno soci di Rivieracqua, la clausola dello Statuto prevede che non possano cedere la propria quota a privato. Questo per conservare la maggioranza in mano pubblica

 

Davide Izetta 

 

 

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