Ospedale unico, via libera dal consiglio comunale, Scajola: "Passaggio fondamentale"
“Siamo di fronte a un passaggio fondamentale. Attraverso i nostri uffici abbiamo supportato concretamente il Comune per arrivare a questo risultato"
Un importante passo avanti per la costruzione del nuovo ospedale del Ponente ligure. Il Consiglio Comunale di Taggia ha infatti ufficialmente approvato ieri le varianti urbanistiche atte a soddisfare tutti gli elementi previsti in fase di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per la realizzazione della struttura sanitaria che sorgerà sul territorio comunale, a nord della stazione ferroviaria.
Nel dettaglio il gruppo di lavoro composto da: Regione Liguria (Direzione generale Territorio), Comune di Taggia e Asl 1 Imperiese ha provveduto a produrre l’adeguamento della variante al Piano regolatore generale (PRG) secondo le indicazioni degli Enti competenti in materia di VAS. Il suddetto aggiornamento dovrà ora nuovamente passare dalla Giunta Regionale per l’approvazione definitiva e per concludere, così, il fondamentale iter urbanistico che porterà alla realizzazione del progetto.
“Siamo di fronte a un passaggio fondamentale – dichiara l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola -. Attraverso i nostri uffici abbiamo supportato concretamente il Comune di Taggia per arrivare a questo risultato che rappresenta un passo avanti cruciale nella realizzazione del nuovo ospedale. Quanto deliberato dal Consiglio comunale passerà ora nuovamente in Regione Liguria per l’approvazione definitiva ed entro i primi mesi dell’autunno avremo un quadro completato. Grazie alle modifiche inserite avremo una struttura più sicura sotto il profilo idraulico, geologico e sismico, più confortevole per quanto riguarda l’acustica, l’elettromagnetismo e l’ambiente in generale. Abbiamo, inoltre, previsto opere che renderanno il nuovo polo maggiormente connesso al tessuto infrastrutturale garantendo così una centralità ancor superiore. Il Ponente potrà contare su un ospedale moderno, all'avanguardia e soprattutto a misura di tutti i cittadini che cambierà il volto dell'intera provincia”.
“Si tratta di un ulteriore passaggio importante per il rinnovo dell’edilizia sanitaria ligure che passa anche attraverso l’ospedale unico del Ponente – sottolinea l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – Quanto approvato dal Comune di Taggia rappresenta la nuova tappa di un percorso che porterà alla sua costruzione. Avremo un polo sanitario di assoluto livello che sarà inserito perfettamente all'interno del sistema provinciale imperiese e che garantirà cure di prim'ordine ai cittadini".
Tra le suddette opere previste sono state inserite: la realizzazione di un collegamento pubblico leggero del nuovo ospedale con la stazione ferroviaria; la realizzazione di una viabilità ciclopedonale di collegamento del nuovo ospedale con l’area della stazione ferroviaria e con il centro abitato; l’istituzione di una linea TPL (autobus) dedicata al nuovo ospedale, di collegamento con i nodi strategici; un nuovo collegamento viario tra la SP 548 e via del Piano; l’implemento del campo pozzi a monte dell’ospedale; l’allacciamento al depuratore comprensoriale; oltre 1700 parcheggi di cui una parte a uso pubblico.
Il sindaco Mario Conio commenta: “Si è chiuso un percorso importante grazie a questo documento che migliora il cammino intrapreso in un’ottica di salvaguardia del territorio. Il nuovo ospedale sarà un’opera epocale di cui il nostro comune si doterà, a causa della sua centralità a livello provinciale. Si tratta della struttura basilare e più importante per una comunità: a Taggia avremo i migliori servizi sanitari disponibili sotto casa; non solo l’ospedale ma anche la ‘Casa di Comunità’, nei locali della stazione ferroviaria, la quale erogherà servizi socio-sanitari fondamentali per tutti i cittadini. Con la scheda ratificata ieri in Consiglio comunale – aggiunge il primo cittadino -, abbiamo approvato le regole con cui costruire il nuovo nosocomio. Con grande attenzione e senso di responsabilità sono state introdotte tutte le mitigazioni necessarie per far sì che la struttura venga accolta sul territorio in maniera equilibrata sotto il punto di vista ambientale".
A tal fine, nel documento approvato ieri in Consiglio Comunale sono indicati gli impegni stringenti che l’amministrazione comunale ha voluto introdurre.
Per quanto riguarda il consumo del suolo si legge:
a) Dovrà essere dimostrata l’ottimazione dei parametri urbanistici rispetto alle quantità di superficie trasformata che dovranno risultare le minime indispensabili. La quantità di superficie trasformata da suolo agricolo in suolo artificiale ed impermeabile deve essere la minima indispensabile per la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero, al fine di limitare il più possibile la perdita di superficie agricola e di consentire azioni compensative.
b) Dovranno essere massimizzate tutte le quantità di superfici da destinare ad aree verdi da allestire con vegetazione autoctona, arborea ed arbustiva coerente con le caratteristiche ecologiche locali, da scegliere in tipologia e quantità anche in relazione all'efficienza bioclimatica ed al fine di favorire e garantire i più elevati livelli di naturalità del suolo. Le essenze vegetazionali da impiegare dovranno essere esclusivamente di tipo autoctono al fine di limitare il più possibile la diffusione di specie aliene (IAS).
c) Le soluzioni progettuali dovranno garantire:
- le azioni compensative finalizzate a restituire e/o recuperare in altro luogo, tramite interventi di recupero e riqualificazione di aree scoperte in disponibilità pubblica da adibire a verde, la maggior quantità possibile di suolo naturale permeabile e/o avente una funzione equivalente;
- le soluzioni tecnologiche più idonee finalizzate a mitigare gli impatti derivanti dal consumo di suolo (impermeabilizzazione, isola calore etc);
- ulteriori misure mitigative, cautelative e compensative finalizzate alla minimizzazione degli impatti derivanti dalla perdita delle quantità di superfici di suolo naturale e permeabile a fronte della realizzazione del nuovo polo ospedaliero, tenendo presente che dette aree trasformate interagiscono anche con il corpo idrico sotterraneo di tipo poroso del torrente Argentina.
Per quanto concerne le tempistiche di realizzazione, alla luce di quanto approvato, si prevede per la primavera del 2025 l’individuazione della miglior offerta e la firma del contratto con l’aggiudicataria per arrivare alla consegna del progetto definitivo a inizio 2028.