"Al mare in sicurezza": a Sanremo la giornata dell'OMS contro l'annegamento
Come comportarsi in acqua? Gli enti preposti al soccorso uniti in una giornata di formazione
Sanremo ha accolto l'appello della Fee (l'ente che assegna la bandiera Blu) per una giornata di formazione per la sicurezza in mare, in occasione della Giornata Mondiale della Prevenzione dall'Annegamento, istituita nel 2021 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). L'appuntamento al Lido Imperatrice.
Una giornata dedicata alla sicurezza in mare
Presenti al tavolo il sindaco Alessandro Mager, Isabella De Luca, comandante della Capitaneria di Porto, Fulvio Brezzo e Roberto Massa dei Vigili del Fuoco e Celestino Prevosto, vicepresidente della Croce Rossa. Tra il pubblico gli assessori al demanio, all'ambiente e al turismo, rispettivamente Lucia Artusi, Ester Moscato e Alessandro Sindoni.
La giornata divisa in due momenti: una serie di interventi istituzionali, di natura tecnica, sul salvataggio in mare e una prova pratica.
«La sicurezza in mare è una questione fondamentale, soprattutto dal punto di vista del rispetto delle regole- ha detto il sindaco Mager-. E, qualora ci fosse necessità, da quello delle abilità di salvamento. Questo, da un Comune che ha ricevuto la Bandiera Blu, un Comune che ha un mare pulito e un turismo sostenibile. Sono sanremese, da sanremese non potrei non vedere il mare tutti i giorni. Tutti noi amiamo il nostro mare».
«Rispettare le norme di buon senso»
«La Capitaneria svolge un ruolo fondamentale: la nostra missione rappresenta proprio la salvaguardia della vita in mare- ha aggiunto il comandante, la Tenente di Vascello De Luca-. In questo periodo estivo il Corpo fa lo sforzo maggiore. A noi è affidata l'organizzazione del soccorso in mare, con il supporto di tutte le altre realtà. In primis i bagnini, che sono la longa manus della Guardia Costiera sulle spiagge. Il presidio di sicurezza più importante siamo noi stessi, con il rispetto delle norme di buon senso. Vanno rispettate a tutela di noi stessi e dei soccorritori».
«Per noi la sicurezza è fondamentale- ha aggiunto Brezzo, Vigili del Fuoco-. Purtroppo il buonsenso viene un po' meno. Operiamo con la Capitaneria di Porto con cui abbiamo un buon rapporto. Nel giro di un minuto, noi usciamo in soccorso. Per noi il tempo è oro, abbiamo dei tempi tecnici da rispettare».
«I VVF si sono dovuti specializzare per le esigenze del territorio- ha aggiunto il caporeparto Massa-. Ad esempio quando piove, ora ci sono le vere alluvioni. Ci siamo dovuti addestrare per tutti questi interventi specifici. Il problema è che per arrivare a fare tutti i corsi ci vogliono degli anni e non tutti hanno l'entusiasmo di affrontare determinati tipi di intervento. Noi siamo supporto tecnico, in mare, alla capitaneria, ad esempio con le moto d'acqua».
Marco Faieta, della Federazione Nazionale di Salvamento, ha illustrato i principi del salvamento. Primo punto: il mare è un ambiente ostile, ossia dove non si è in grado di operare come in condizioni standard. Fondamentale è la prevenzione, perché si riesce spesso a ottenere dei validi risultati nel salvataggio delle persone.
«Ogni anno ci sono 700 annegamenti- ha detto- 400 in piscina. Un bambino sotto i sei anni ci mette 10 secondi ad annegare. Tocca a noi adulti fare in modo che una giornata serena sia tale».
In caso di inalazione di acqua di mare, forse non tutti sanno che è necessaria l'ospedalizzazione, indipendentemente dalle condizioni del paziente. Esistono, incredibilmente, casi di annegamento "interno" dopo 72 ore. E i bambini che non sanno nuotare- la raccomandazione principe- devono indossare esclusivamente i braccioli, perché sono gli unici presidi in grado di riportare a galla con la testa rivolta verso l'alto.
Gli scatti