LUNGO DIBATTUTO IN AULA

Waterfront Ventimiglia: bocciata mozione minoranza, per interesse pubblico se ne parla a fine anno

Il Consiglio comunale di Ventimiglia ha bocciato con i voti contrari della maggioranza la mozione sul waterfront

Waterfront Ventimiglia: bocciata mozione minoranza, per interesse pubblico se ne parla a fine anno
Pubblicato:

Il Consiglio comunale di Ventimiglia ha bocciato con i voti contrari della maggioranza (tranne Roberto Parodi, che si è astenuto) e i 5 favorevoli dell’opposizione, la mozione urgente sottoscritta dai consiglieri comunali Gaetano Scullino (Scullino sindaco), Alessandro Leuzzi e Vera Nesci (Pd), Tiziana Panetta (Federazione civica con Ventimiglia nel Cuore), Gabriele Sismondini e Cristina D’Andrea (Ventimiglia Riparte – Sismondini Sindaco) che temono che la città possa perdere l’opportunità di vedere “un’importante iniziativa di riqualificazione urbana” nell’area retrostante il porto turistico.

Il sindaco della città di confine, Flavio Di Muro

ha sottolineato che si tratta dell’investimento privato più grande depositato negli uffici comunali da illo tempore: Probabilmente il più grande, in termini economici, in tutta la Liguria”.

Ha poi ritenuto necessario attendere l’esito della procedura di Vas, entro fine anno, per valutare quali richieste avanzare al privato e l’interesse pubblico. “E’ chiaro che tutte le amministrazioni che si sono succedute lo hanno affrontato con dovizia di particolari e con la serietà con cui si deve contraddistinguere l’approccio a investimenti milionari, che comportano procedure complesse, soprattutto come un comune come Ventimiglia, che non è quello di Genova - ha aggiunto -. Non è vero che non c’è attenzione, non è vero che non ci occupiamo di questa pratica. Ce ne siamo occupati fin dal primo giorno del nostro insediamento. Con delle riflessioni, dal punto di vista urbanistico, che non abbiamo portato avanti per ragioni tecniche e non politiche, perché nella sostanza, noi, parlo a nome della maggioranza siamo favorevoli al progetto presentato, siamo favorevoli affinché ci siano delle costruzioni sopra il porto dove attualmente c’è un terreno che non è edificato e che ha anche dei problemi, secondo quanto certificato da relazioni di regione Liguria, di rischio frana”.

"Non possiamo intervenire sulle scelte progettuali relative alla volontà del privato"

E ancora: “Siamo favorevoli a riqualificare area del Campasso che oggi è abbastanza abbandonata. E’ chiaro che non possiamo intervenire sulle scelte progettuali relative alla volontà del privato, visto che si parla di soldi suoi, di costruire tot appartamenti, un albergo e quant’altro quindi giustamente la mozione si presenta sull’interesse pubblico, ovvero su quello che il consiglio comunale deve chiedere di contropartita al privato quando sarà il momento di chiederlo. Ora, a nostro avviso, non è il momento di chiederlo. Ora non discutiamo l’interesse pubblico relativo al waterfront, perché nei mesi scorsi è cambiata la governance delle società che gestiscono questa operazione. Abbiamo avuto più di un incontro sia a livello politico che tecnico e in base a questo abbiamo organizzato una delegazione e siamo andati in Regione a parlare con il settore Urbanistica”.

“L’altra volta ci eravamo soffermati, si può dire arenati dal punto di vista negativo, sulla procedura e non sul contenuto del progetto e nemmeno sull’interesse pubblico da chiedere, dove c’erano varie opinioni. L’ente regione, per quanto concerne l’urbanistica, ma anche la valutazione ambientale rispetto all’ente Comune ha una competenza di gran lunga superiore alla nostra e ci siamo quindi rivolti subito in Regione per un confronto diretto e fattivo, siamo arrivati due settimane fa ad avere una sintesi sulla procedura corretta. Qual è la procedura corretta? È farsi pervenire una istanza da parte privata, pervenuta il 26 luglio scorso, che permette agli uffici e poi alla giunta di acquisire una scheda di progetto per avviare una procedura di Vas ovvero di valutazione ambientale strategica, questo perché dobbiamo aggiornare la precedente Vas in seguito al parere arrivato dalla difesa del suolo sempre di Regione Liguria”.

“Se ci vogliamo occupare in maniera pragmatica e non propagandistica di questo tema, non possiamo affrontarlo con una mozione"

“Quindi, se ci vogliamo occupare in maniera pragmatica e non propagandistica di questo tema, non possiamo affrontarlo con una mozione e non possiamo comunque entrare nel merito di una discussione sull’interesse pubblico, perché tutti d’accordo: Comune, Regione e privati. Il privato ha sempre detto che il proprio progetto si fonda su un minimo di appartamenti e un albergo di una certa levatura. Noi: Consiglio comunale, uffici, tanti meno la Giunta e il sindaco, possiamo definire l’impatto volumetrico di questa operazione. Quindi, attivando la procedura di Vas, che dovrebbe concludersi in quarantacinque giorni, avremo una fotografia chiara di come potranno andare a costruire nella parte del watefront. Questo è un ragionamento serio: innanzitutto, perché chiarisce la sostenibilità economica allo stesso privato, se proseguire con questa esperienza o rivedere il progetto; poi coinvolge tutti gli enti preposti in una procedura di Vas, compresa la soprintendenza”.

"Non ritengo quindi che oggi ci siano le condizioni per decidere qui e imputare a un privato quanto deve versare"

“Quindi, avremo pareri di certi uffici che non avevamo prima. Soprattutto chiarisce a noi, quanto e come deve investire il privato in termini di insediamento abitativo per parametrare in fase successiva l’interesse pubblico, oggi non saprei cosa chiedere: scuola, palazzetto o altro, non sapendo se riesce a edificare tutto questo e quindi a rientrare del proprio investimento. Credo che un ragionamento più compiuto e serio non lo si debba fare oggi con questa mozione, ma a fine anno, quando torneranno tutti i pareri e concluderemo, spero con esito positivo e soddisfacente per tutti, la procedura di Vas. Non ritengo quindi che oggi ci siano le condizioni per decidere qui e imputare a un privato quanto deve versare in termini di contributi economici e straordinari, di opere pubbliche e servizi convenzionati rispetto a un progetto che presumibilmente al termine della procedura di Vas andrà rivisto. Quindi, esprimo parere contrario a questa mozione”.

Roberto Parodi

“Quando è stato presentato il progetto, c’è stato il ‘no’ di un consigliere di Fratelli d’Italia che ha espresso i primi dubbi. Si doveva votare già all’epoca se c’era interesse pubblico o meno, ma quel ‘no’ ha trasformato un po’ tutta la maggioranza in un ‘attendiamo, vediamo cosa succede’. E’ un investimento importantissimo e sarebbe un fatto gravissimo perderlo. Invito la maggioranza e soprattutto i consiglieri che erano contrari a tornare sui loro passi, valutare, e portare al voto in questo consiglio se c’è l’interesse pubblico. Il problema è che si aveva paura di portare la pratica in consiglio proprio perché ci sarebbe stato il voto sull’interesse pubblico. Questa è la realtà dei fatti. Per me c’è stato un diktat che ha imposto a questa maggioranza e al sindaco un comportamento diverso”.

Enzo Di Marco (capogruppo Fratelli d’Italia)

“Tengo a precisare che nessun consigliere di fratelli d’Italia in nessuna riunione di maggioranza è mai stato contrario a questa pratica, mai stato un diktat da parte nostra. Siamo favorevoli a questa pratica ma essere favorevoli non vuol dire fare le cose di fretta o di corsa. Ti ricordo che in maggioranza, quando è stata presentata una bozza di questa pratica, tu hai detto 'a me a prescindere va bene'. Un’astensione in commissione non significa essere contrari, ma capire cosa si fa. L’intervento di Parodi è stato unicamente per attaccare FdI, ma ha detto un’eresia. In maggioranza c’eravamo tutti e nessuno può dire che FdI era contro la pratica o non favorevole”.

Gianni Ascheri (Fratelli d'Italia)

"La nostra posizione è sicuramente quella di arrivare nel miglior tempo possibile ad approvare questo progetto. La nostra posizione è nata dalla mia esperienza: sono stato assessore all’urbanistica, ho approvato quattro piani particolareggiati, ho fatto il piano urbanistico, sono stato uno dei fautori della realizzazione del porto… quindi ho una certa esperienza. Ora, questi signori avevano portato un progetto che come era stato presentato non andava bene e oggi il sindaco vi ha illustrato la procedura che era quella che volevamo noi dall’inizio".

"Perché chiaramente, come ha spiegato il sindaco, l’impatto ambientale da parte dei volumi che verranno realizzati, dovrà essere la Regione che lo dovrà dire: non è certo un privato che nel libro dei sogni fa un rendering e pensa che questo venga approvato. Quindi bisogna ritornare alla procedura di Vas. Questa volta il Comune, visto che parteciperà alla riunione, deve chiedere sia alla Sovrintendenza che al settore urbanistico regionale, un’indicazione precisa su quello che deve essere il progetto da presentare. Anche perché in quella zona si potevano fare poco più 4mila metri dalla parte del porto (ex Parodi) e poco più 2mila metri dall’altra parte (ex Bestagno). Quindi un totale di circa 7mila metri quadrati. Se da 7mila si arriva a 18mila, cari signori, qui c’è qualcosa che va approfondita".

Fabrizio Tenerelli

Seguici sui nostri canali
Necrologie