La rabbia del sindacato

CGIL contro i premi ai DG delle Asl: «Oltre il danno, la beffa»

"Premiati senza garantire un servizio sufficiente? Qualcosa non torna. Umiliante per i lavoratori"

CGIL contro i premi ai DG delle Asl:  «Oltre il danno, la beffa»
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Con una nota stampa, Tiziano Tomatis, segretario generale della camera del lavoro di Imperia, si scaglia contro la sanità ligure, in particolare quella della provincia di Imperia. Nel mirino dei sindacati, in particolare, i premi che Regione Liguria ha erogato ai Direttori generali di tre Asl liguri.

 

CGIL al vetriolo contro i premi ai DG Asl: «Qualcosa non torna»

«La sanità Ligure- scrive Tomatis-  e ancora di più, quella Imperiese, non si può dire sia proprio un fiore all'occhiello di cui andare fieri. Sono ormai almeno 10 anni che l’assistenza e la cura nella provincia di Imperia e in tutta la liguria non soddisfa i bisogni primari dei cittadini. Liste di attesa superiori anche ad 1 anno e alcune neppure prenotabili, lunghissime attese nei Pronto Soccorso, grave carenza di personale Medico, Infermieristico, Tecnico e di Operatori Socio Sanitari. Queste sono le caratteristiche delle ASL in Liguria e, in Provincia di Imperia, è ancora peggio. Ma nonostante l’evidenza di questo continuo degrado della Sanità pubblica assistiamo alla concessione di un premio per i risultati raggiunti dai Manager delle ASL Liguri. Ci domandiamo come è possibile assegnare premi ai Direttori Generali se le Aziende non riescono a garantire il minimo del servizio assistenziale e di cura ? Qualcosa non torna».

 

«Sono anni che la CGIL denuncia la situazione a Imperia»

«Questo è un atto vergognoso e beffardo verso tutti i lavoratori, quelli veri, quelli chiamati eroi (Medici, Infermieri, Tecnici e OSS) che seppur in numero insufficiente con poche risorse- continua- , saltando ferie e riposi hanno cercato di sopperire alle numerose e gravi carenze organizzative e strumentali dell'Azienda senza ricevere nessun riscontro premiante se non ulteriori penalizzazioni e privazioni ma questo risulta ancora più umiliante nei confronti delle persone che ad oggi sono costrette a girare in ogni dove per trovare un posto per potersi curare spendendo migliaia di euro in strutture private, o ancora peggio verso quelle persone (e sono tante) che impossibilitate rinunciano addirittura a curarsi. Le persone, i cittadini gli utenti della provincia di Imperia non possono e non devono subire questa inaccettabile offesa sono anni che la CGIL denuncia la tragica situazione sanitaria in provincia di Imperia, sono state fatte manifestazioni, scioperi e istanze locali, regionali e nazionali a favore di una sanità più efficiente. Da un lato premiano chi non a certo migliorato le condizioni sanitarie e dall'altro permettono di gestire ospedali con personale assunto a partita IVA o da Cooperative sociali che non garantiscono continuità assistenziale provocando un ulteriore riduzione dell’efficienza nel percorso di cura e di assistenza.»

 

«In questa Regione ci si dimette solo per guai giudiziari»

«Sarebbe opportuno verificare e analizzare gli obiettivi sui quali la regione Liguria ha valutato i manager considerato che dal punto di vista pratico- conclude-, ossia servizi ai cittadini, la sanità imperiese si è dimostrata completamente inadeguata e non performante. Invece nella nostra Regione nessuno si dimette, se non per ragioni giudiziarie, e si continuano a tenere in piedi, a foraggiare e premiare strutture pubbliche come Alisa che avrebbero il compito di programmare, coordinare le aziende sanitarie ma visti i risultati, si è rivelata soltanto un ennesimo costo, pagato a caro prezzo da tutti i cittadini liguri.»

 

 

 

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