Regione Liguria

Taggia: "amianto zero" negli alloggi di Arte

Sono 30 gli alloggi oggetto dell'intervento di Regione Liguria per eliminare le coperture in eternit

Taggia: "amianto zero" negli alloggi di Arte
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Regione Liguria e Arte Imperia per eliminare l'amianto con 750mila euro per 30 alloggi.

 

 

Un intervento per eliminare amianto in 30 alloggi taggesi

Presentato oggi, in Comune a Taggia,  l'intervento ai blocchi di partenza, alla presenza dell'assessore regionale Marco Scajola, il sindaco di Mario Conio e l'amministratore unico di Arte Imperia Antonio Parolini.  Tra questi, 580mila per via Borghi (24 alloggi) con lavori tra il 2024 e il 2025 e 6 alloggi in via Piani. Anche in questo caso i lavori al via entro il 2024. Dal 2017 sono stati coinvolti oltre 150 alloggi per la rimozione del pericoloso (se sollecitato) materiale, 51 dei quali nel Comune di Taggia.  L'amianto si trova nelle coperture dei tetti degli alloggi, quindi i disagi per i residenti saranno minimi. In seguito, sarà il turno delle ditte specializzate nello smaltimento dell'eternità, che segue un rigido protocollo per azzerarne la pericolosità.

 

Tre condominii all'obiettivo

All'obiettivo finale in provincia, mancano tre condominii, spiega Parolini (nello specifico a Bordighera, Ventimiglia e Riva Ligure). In questo biennio, Arte ha investito 13 milioni di euro. «Ringrazio il personale di Arte- così l'amministratore unico- perché sta facendo più di quanto dovrebbe fare. Le domande aumentano del 30%, perché, purtroppo, è in aumento la povertà, noi rispondiamo comprando nuovi immobili, abbiamo aumentato del 10%».

 

 

"Amianto zero in provincia di Imperia"

«Sono interventi FSC che abbiamo messo a disposizione per permettere di riqualificare gli alloggi popolari- così Scajola-. Parliamo di eternit, ma non ci sono problemi per le famiglie, comunque non ha più logica o senso che esitano situazioni ereditate dal passato di questa natura. Abbiamo messo in piedi una campagna per eliminare l'amianto, non fa piacere a nessuno sapere che sia presente nel proprio complesso. A questo si affiancano i cospicui fondi che abbiamo riversato, dal 2015, nel comparto specifico»

 

«Una rivoluzione culturale»

«Enorme soddisfazione per quest'ultimo intervento- ha detto Conio- e per l'attività che ci ha visto collaborare fianco a fianco. C'è stata, in questi anni, una rivoluzione culturale, con un'inversione dell'approccio quasi ghettizzante. Abbiamo iniziato a fare prevenzione. Si interviene non quando il problema è manifesto, ma si è deciso di farlo in un momento. In questi anni abbiamo avvicinato gli alloggi popolari alle comunità, con gli sportelli di prossimità. Finalmente avremmo un parco immobiliare riqualificato.»

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