Simone Baggioli lascia gli incarichi di vertice in Forza Italia
Una scelta, quella di Baggioli, maturata dopo le ultime comunali di Sanremo, che hanno visto la sconfitta del candidato sostenuto dal centrodestra Gianni Rolando
"Quest’ultime elezioni amministrative, che hanno visto Sanremo riconfermarsi in un sistema basato su vecchie logiche e ad un concetto di continuità rispetto al recente passato, hanno lasciato in me un senso di malessere tale da allontanarmi, sempre più ed in maniera definitiva, da una filosofia politica distante anni luce dal mio concetto del fare, per me incomprensibile ed incoerente". Inizia così il lungo post con cui Simone Baggioli annuncia le proprie dimissioni da coordinatore provinciale e delegato nazionale di Forza Italia.
Una scelta, quella di Baggioli, maturata dopo le ultime comunali di Sanremo, che hanno visto la sconfitta del candidato sostenuto dal centrodestra Gianni Rolando.
"La dimostrazione di tutto questo - continua Baggioli - è ampiamente certificata dal disinteresse di un Cittadino su due che non si è recato alle urne. Osservare poi un Sindaco eletto con poco più del venti per cento degli elettori (ovviamente sarebbe valso anche per il candidato del centrodestra) lo vedo come un colpo di grazia alla democrazia, una spallata a chi ha combattuto e, in alcuni casi, si è sacrificato affinché oggi si potesse liberamente scegliere uno schieramento.
Baggioli: "A Sanremo la pagina più buia degli ultimi vent'anni di politica"
"Quello che abbiamo toccato con mano qui in Riviera credo abbia rappresentato la pagina più buia degli ultimi vent’anni di politica matuziana. Per mero titolo esemplificativo – ma di situazioni ambigue ne abbiamo riscontrate molte altre – ritengo doveroso esprimere giudizi negativi sul supporto dato dal Presidente della Liguria, a sua volta supportato dai partiti del centrodestra regionale, alla coalizione civica guidata dal nostro competitor coadiuvato da un Sindaco, quello di Imperia, firmatario del manifesto elettorale a favore di Forza Italia per le elezioni europee e contrario a Forza Italia per le elezioni amministrative ma supportato dal centrodestra in Provincia essendo lui stesso Presidente e, non ultimo, l’accordo siglato con il Partito Democratico a discapito dell’amico Gianni Rolando al secondo turno, sebbene un’operazione contraria alle linee politiche del civico puro. Insomma, tutto e il contrario di tutto. Ma la questione che più ho ritenuto assurda in questo turbinio di azioni politiche durante la campagna elettorale è stata la mancata presa di posizione, da parte delle segreterie nazionali dei partiti al Governo e da Forza Italia, nei confronti di coloro che da una parte ricevevano benefici ad essere amici del centrodestra e dall’altra tramavano contro. È mancata chiarezza, fondamentale per creare gruppo, fare squadra, avere quello sprint in più per trasmettere entusiasmo. Personalmente credo di aver dato tutto l’aiuto possibile al movimento di cui faccio parte e al quale sono sempre stato fedele, fin dalla mia prima esperienza amministrativa nel 2009. Ho vissuto momenti belli e altri meno belli, ho dato il mio personale contributo alla Città in quindici anni di esperienza in consiglio comunale, negli ultimi quattro anche con ruoli di partito che mi hanno permesso di espandere ulteriormente la mia conoscenza politica e amministrativa.
Oggi, però, ho compreso che tutto questo sistema oramai alterato è totalmente fuori dai miei consueti parametri e pertanto ho deciso – seguendo il consiglio di chi realmente mi vuole bene – di dedicarmi interamente ai miei affetti e alle mie attività imprenditoriali, in forte crescita su tutto il territorio nazionale".
Baggioli: "Pensavo di dimettermi da mesi"
"In realtà questa idea di lasciarmi tutto alle spalle girava nella mia testa già da qualche mese. La sera dello spoglio, primo turno, ad esempio, dopo aver riscontrato nei numeri e nei dati un disatteso accordo politico concordato a suo tempo con la mia ex vicecapogruppo – per la quale ho sempre dato e tanto, nominandola in tutte le Commissioni e candidandola a politiche e regionali, facendola eleggere alle Provinciali, invitandola a cene, aperitivi e dopo cena – ho compreso che era giunto il momento di dare un taglio netto ad un ramo, oramai secco, della mia esperienza politica. Ho ben compreso, e oggi ancor di più, la necessità per Forza Italia di trovare nuova linfa in grado di dare quel giusto input innovativo che oggi presumo manchi. In questi mesi ho notato come molti ricercassero il ruolo per poi fuggire velocemente dagli impegni che il ruolo stesso comportasse. A Sanremo gli esempi fanno scuola. Uno su tutti il delegato cittadino – carica che, insieme a quelle del coordinamento, cesseranno con queste mie dimissioni in attesa di un commissario nominato dal coordinatore regionale – sparito per mesi e che non ha nemmeno avuto il buon senso di supportare la squadra nella composizione della lista, nel risolvere tutte le questioni burocratiche, nell’essere presente. Lo ha fatto Claudio Barbero, per il quale, davvero, non bastano le parole per ringraziarlo dell’impegno e del sostegno dato a tutta Forza Italia a Sanremo. Guardando fuori dalla mia Città, soprattutto verso ponente, si denotano altre criticità che pare aumentino e consolidino una situazione che necessita di essere affrontata con vigore e determinazione, mettendo un po’ da parte i modi troppo gentili e democristiani ed evidenziando come Forza Italia non sia un autobus bensì un Partito con ideali e filosofia.
Più scrivo e più mi accorgo di aver perso quell’entusiasmo innato che caratterizzava la mia attività politica, quella voglia di costruire qualcosa di solido e duraturo nel tempo, in sostanza un disinnamoramento generalizzato ma che, allo stesso tempo, mi ha fatto aprire gli occhi contribuendo a valutare le persone attorno a me.
Un breve passaggio lo voglio dedicare a Carlo Bagnasco. Ci siamo conosciuti in un momento particolare, in pieno Covid, in una situazione politica ambigua e non chiara, abbiamo avuto momenti di astio che siamo riusciti a superare. Inutile rimarcare chi abbia gettato benzina sul fuoco. È una brava persona, cordiale, educata e gentile.
In conclusione, ho rassegnato le mie dimissioni da Coordinatore Provinciale e Delegato Nazionale al Coordinatore Regionale Carlo Bagnasco".