Banco in fiamme al mercato di Ventimiglia, la rabbia dei commercianti: "Rischiamo di buttare tutto"
"Mi auguro che riaprano il mercato al più presto, perché non possono tenere in bilico le persone e chi, come me, è coltivatore diretto"
La rabbia degli operatori che temono di buttare i propri prodotti
“Mi auguro che riaprano il mercato al più presto, perché non possono tenere in bilico le persone. Specie chi, come me, è un coltivatore diretto che vende i frutti della propria campagna e rischia di buttare tutto”.
A parlare è Demetrio Caccamo
uno dei circa ottanta operatori del mercato coperto di Ventimiglia, dove ieri sera è divampato un incendio (nel link i video) che ha interessato un box di frutta e verdura. Un rogo in seguito al quale il sindaco della città di con fine, Flavio Di Muro ha firmato un’ordinanza di chiusura della struttura commerciale, finché non saranno terminate le operazioni di bonifica. Caccamo, però, un coltivatore diretto che vende giornalmente i prodotti della propria terra, teme che se non si riaprirà al più presto, questo stallo verrà a costare diverse migliaia di euro.
“Non possono pensare di chiudere tremila metri quadrati di mercato, altrimenti la gente muore di fame - aggiunge -. E soprattutto, non si può chiudere per un box che ha preso fuoco. Abbiamo merce anche pregiata, che costa trenta euro al chilo”.
Nel frattempo, sulle cause dell’incendio
si è subito parlato del corto circuito di un frigo del banco andato in fiamme, ma anche la polizia che indaga sull’accaduto attende la relazione dei vigili del fuoco, per sapere se le cause sono accidentali oppure dolose.
In mattinata, comunque, è previsto un sopralluogo dell’Asl per verificare la salubrità degli ambienti e torneranno anche i vigili del fuoco. Già in serata il sindaco potrebbe limitare l’ordinanza al solo box coinvolto o al massimo a quelli adiacenti.
Fabrizio Tenerelli