Anti gender nelle scuole: anche Sanremo scende in piazza contro la risoluzione Sasso
Camera approva stop alla "propaganda" nelle classi. Le associazioni Lgbtq+ insorgono
Continua il dibattito sorto intorno all'approvazione, alla camera dei Deputati di Roma, della risoluzione presentata dal leghista Rossano Sasso "anti gender", che prevede la sospensione di qualsiasi insegnamento "gender" tar i banchi in virtù della preservazione della "neutralità". La risoluzione ha sollevato un coro di protesta da parte delle opposizioni e di numerose associazioni Lgbtq+ o referenti alla galassia progressista, tanto che è prevista, mercoledì 25 settembre, una mobilitazione nazionale nelle piazze di molte città italiane. Tra esse, anche la Città dei Fiori che, come è noto, nel m1972 ha visto nascere il movimento Lgbtq+ italiano con "l'assalto" di numerosi attivisti al simposio al casinò in cui si dibatteva dei "metodi per curare l'omosessualità".
Anti gender nelle scuole: anche Sanremo scende in piazza contro la risoluzione Sasso
Mobilitazione di massa con oltre 250 realtà nazionali che hanno scelto di sposare la protesta contro la risoluzione Sasso: dalle 18:00 alle 20:00 attivisti non piazza non solo a Sanremo, ma anche a Aosta, Avellino, Bergamo, Bisceglie, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Catania, Cosenza, Cremona, Cuneo, Firenze, Frosinone, Genova, Grosseto, L’Aquila, Latina, Lecce, Livorno, Mantova, Milano, Modena, Padova, Palermo, Pavia, Pesaro, Pisa, Pistoia, Pomigliano d’Arco, Potenza, Ragusa, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Rovereto, Rovigo, Siena, Taranto, Torre del Greco, Trani, Trapani, Trento, Varese e Vicenza.
«Non possiamo e non vogliamo restare indifferenti alla deriva illiberale e antidemocratica dell’Italia al tempo del Governo Meloni- si legge in una nota stampa firmata da Mia Arcigay Genova e "Tocca a Noi"- . Sentiamo il dovere e l’urgenza di reagire ed opporci con fermezza all’approvazione della risoluzione Sasso (Lega) che vieta l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, tacciandola di essere espressione di una fantomatica ed inesistente “’ideologia gender».
«Anticamera di una legge da paese antidemocratico (come Ungheria o Russia)»
«La scuola che libera tutt3 è una scuola dove non c’è posto per i pregiudizi sessisti, razzisti, omolesbobitransfobici e abilisti- continua la nota- . È una scuola che si fa comunità educante e spazio sicuro per tutte le persone che la attraversano; una scuola che condanna e rifiuta l’odio e la discriminazione. Ma si scende in piazza anche per chiedere alle istituzioni di assumere un impegno concreto a sostegno dei progetti di educazione sessuale e affettiva nelle scuole che la risoluzione Sasso vuole mettere al bando, perché al contrario, rappresentano uno strumento indispensabile per la prevenzione e di contrasto al bullismo e alla violenza patriarcale, un presidio fondamentale per la tutela della salute riproduttiva e sessuale e per l’educazione al consenso».
«La risoluzione Sasso – concludono le realtà organizzatrici - è solo l’anticamera di una legge anti-LGBTQIA+* che avvicina l’Italia a Paesi illiberali, antidemocratici e responsabili di numerose violazioni dei diritti umani come l’Ungheria di Orbán e la Russia di Putin. Ecco perché non possiamo stare a guardare, c’è bisogno di fare fronte unitario con quella maggioranza silenziosa che in questo momento non decide, ma sta dalla nostra parte. A tutte queste persone chiediamo di unirsi a noi e di non lasciarci sol3».
La "Teoria del gender"
Teoria del gender ancora una volta nel mirino: secondo Wikipedia, è un termine ombrello- sviluppato in ambienti cattolici conservatori negli anni 90- che racchiude usato come parola d'ordine contro i movimenti femministi e LGBT, in opposizione alle lotte, rivendicazioni e teorie che tali movimenti hanno elaborato e prodotto nel corso degli anni, presupponendo un complotto politico per minare la "famiglia tradizionale" e un supposto ordine naturale sul quale basare la società. In ambiti accademici, la formulazione della Teoria del gender secondo questi aspetti è considerato un "argomento fantoccio" assimilabile alle teorie del complotto, non verificate.