Giornata dell'Accoglienza

Migranti: studenti imperiesi a Lampedusa per "Proteggere le persone"

. L'evento "protect people not borders" dal 30 settembre con centinaia di studenti europei

Migranti: studenti imperiesi a Lampedusa per "Proteggere le persone"
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Una delegazione di studenti dalla Riviera dei Fiori si recherà, nei prossimi giorni, a Lampedusa, in occasione della Giornata della Memoria e dell'Accoglienza delle vittime dell'immigrazione, per l'evento "Protect People, not borders", L'isola tragicamente diventata il "simbolo" dell'arrivo di migliaia di disperati sulle coste italiane. Spesso con conseguenze drammatiche.

 

Migranti: studenti imperiesi a Lampedusa per "Proteggere le persone"

Saranno protagonisti gli studenti e le studentesse della  Scuola Superiore Ruffini di Imperia,  dell'Istituto Fermi, Polo Montale di Ventimiglia, e del  Liceo Cassini di Sanremo. Insieme a loro i co0lleghi  dell’ IIS Capellini Sauro e del Liceo Artistico Cardarelli di La Spezia, dell’ ISS Fortunio Liceti di Rapallo e  il liceo Gobetti di Genova .  L'evento organizzato dal Comitato 3 ottobre, sotto l’Alto Patronato del Parlamento Europeo, avrà luogo a Lampedusa dal 30 settembre al 3 ottobre 2024 in occasione della XI Giornata della Memoria e dell’Accoglienza per le vittime dell’immigrazione. In totale saranno presenti, nell'isola sicialiana, 400 studenti e 80 insegnanti, decine di laboratori e rappresentanti delle Ong che hanno aderito (22 associazioni). I ragazzi italiani arrivano da 12 regioni, dall'Europa, invece, da sei nazioni ( Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Slovenia e, appunto, Italia).

Gli eventi a Lampedusa avranno come protagonisti non solo giovani studenti e studentesse europei, ma anche sopravvissuti ai naufragi, familiari delle vittime, ONG, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni. L’intero evento sarà dedicato alla valorizzazione delle storie di vita, all’attivismo, alle testimonianze personali e alla promozione dei diritti umani, con l’obiettivo di alimentare un dialogo costruttivo tra le persone e le comunità con l’intento di promuovere una visione che metta al centro le persone, la loro dignità e le loro storie, contribuendo così alla costruzione di una memoria collettiva capace di generare empatia e comprensione.

 

«Dialogo con le nuove generazioni progetto in cui crediamo»

«Protect people not borders – dichiara Tareke Brhane, presidente del Comitato 3 ottobre – è un momento utilissimo per mettere in contatto gli Istituti scolastici italiani ed europei che trovano nel tema dell’accoglienza e della memoria un vero e proprio collante, un filo che le unisce, un terreno comune di confronto e di scambio. Il continuo dialogo con le nuove generazioni e’ un progetto in cui crediamo molto perché ci dà l’occasione di incontrare migliaia studenti e studentesse, di ascoltare le loro riflessioni all’interno e fuori dai loro contesti scolastici, di verificare come la solidarietà sia la principale caratteristica di questi ragazzi e ragazze che ci arricchiscono grazie alle loro intuizioni, alle loro idee, alla forza del loro entusiasmo. Sono certo che in queste giornate lampedusane tanti ed interessanti saranno gli spunti che emergeranno e che potremo raccogliere ed approfondire per il prosieguo delle nostre attività nelle scuole con il progetto Semi di Lampedusa». L’evento “Protect people not borders” è stato sostenuto con i fondi otto per mille dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.

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