Taggia

Penale parcheggio Riviera Shopville: opposizione chiede ritiro della delibera

"Un sussulto di orgoglio per tutelare, per una volta gli interessi della comunità di fronte ai privati"

Penale parcheggio Riviera Shopville: opposizione chiede ritiro della delibera
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I gruppi consiliari di opposizione, a Taggia, Progettiamo Il Futuro e Progetto Comune hanno chiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario per una mozione.

 

Una mozione per chiedere il ritiro della delibera sul parcheggio La Riviera Shopville

Nell'atto dell'opposizione viene chiesto il ritiro della delibera relativa alla convenzione urbanistica tra il Comune di Taggia e La Fornace srl, con la quale di fatto, secondo l'opposizione, la giunta ha rinunciato alla penale maturata con il ritardo della consegna dell'ampio parcheggio a spirale che serve La Riviera Shopville. La convenzione iniziale, stipulata con l'attuatore prevedeva una penale per ogni giorno di ritardo dalla consegna delle opere a scomputo degli oneri di urbanizzazione, nello specifico, per ogni giorno di ritardo dopo i sei mesi dal collaudo che è avvenuto nell'aprile del 2017. La mozione, al termine dei lavori, respinta con i voti contrari della maggioranza.

 

 

«Un colpo di spugna e via»

«Nell'atto stipulato davanti al notaio, nel luglio scorso, si dice espressamente che il diritto di proprietà minore di parte dei beni in oggetto, è stato acquisito soltanto il 7 ottobre del 2022. Il ritardo è perché fino a quella data, il soggetto attuatore non era in grado di dare quanto promesso al comune- spiega il capogruppo di Progettiamo il Futuro Gabriele Cascino-. Ci dicevano che c'erano trattative in corso con il privato per gli indennizzi, il quale in particolare offriva, per poter continuare a usare il parcheggio nel silos come ha fatto fino ad ora,  un contributo di 40mila euro all'anno per 10 anni (una partita che è ancora aperta, ndr). Siamo rimasti sopresi quando a luglio, la giunta del sindaco Conio, dà mandato agli uffici di dare corso alla convenzione sottoscrivendo l'atto. Nell'atto davanti al notaio si dice che il Comune dà atto che la convenzione è stata pienamente conclusa. Dal punto di vista giuridico, questo atto preclude di andare a battere cassa per i ritardi nella consegna dei beni collaudati nel 2017 e nelle sue disponibilità dal 2022. Un colpo di spugna e avanti così».

 

Si potrebbe, secondo l'opposizione, ritornare sulla decisione assunta dalla giunta nel maggior interesse dei cittadini, per trovare una soluzione più interessante. «Si potrebbe avere un sussulto di orgoglio- chiude Cascino- e per una volta tutelare gli interessi della comunità di fronte ai privati». Nel mirino del gruppo anche il gap tra il 2017 e il 2022 e quella che secondo i consiglieri di minoranza si tratta di inerzia dell'amministrazione Conio, considerando che dalle prime denunce di Progettiamo il Futuro alla firma dell'atto è passato, al contrario, poco più di un anno.

 

«Non ci sono né vinti né vincitori»

«Non sono d'accordo- ribatte il vicesindaco Espedito Longobardi- . A questa amministrazione l'orgoglio non è mai mancato. Mi sento in imbarazzo ad essere ancora qui a parlare di questo argomento: si continua a chiedere la revoca di delibere di giunta, come se ci fossero elementi di irregolarità. E così non è. Questa amministrazione ha sempre operato nella trasparenza e nell'interesse della collettività. Ci siamo basati su pareri argomentati dagli avvocati Ricca e Genovesi. Questa amministrazione ha sempre operato per il solo bene dei cittadini. Mi permetto una considerazione finale. Nel caso della penale, non ci sono né vinti, né vincitori. Il parcheggio, de facto, è sempre stato nelle disponibilità del comune con costi di gestione a carico della Fornace. Per questo abbiamo anche ritenuto di non riscuotere la penale».

All'amministrazione, la sottoscrizione dell'atto non "pareva un atto da fare" e le priorità, come ha sottolineato la consigliera Chiara Cerri, erano altre e il Covid che si è messo di mezzo. «Ogni volta che abbiamo potuto- ha detto- abbiamo lavorato su questo atto e ricordiamo che al Comune vanno un parcheggio, del verde, illuminazione e un canalone, quindi il patrimonio si arricchisce».

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