"No a una scuola elitaria", studenti del classico contro il trasferimento in piazza Calvi
Nonostante la storia prestigiosa del De Amicis in piazza Calvi, molti studenti sono cresciuti didatticamente nella sede di via Terre Bianche, dove si trova anche il liceo scientifico e quello di scienze applicate Vieusseux, motivo per cui rifiutano il trasferimento
"No al trasferimento in piazza Calvi". Gli studenti del liceo classico Edmondo De Amicis di Imperia hanno manifestato questa mattina contro il trasferimento nella vecchia sede di piazza Ulisse Calvi, da anni inagibile, ristrutturata di recente dall'amministrazione comunale che ha disposto il trasferimento.
Nonostante la storia prestigiosa del De Amicis in piazza Calvi, molti studenti sono cresciuti didatticamente nella sede di via Terre Bianche, dove si trova anche il liceo scientifico e quello di scienze applicate Vieusseux, motivo per cui rifiutano il trasferimento. Gli studenti si sono dati appuntamento in piazza Roma e hanno sfilato in corteo fino a piazza della Vittoria.
"Da un punto di vista didattico - commenta Matteo Dirosa, rappresentante d'istituto - le motivazioni possiamo capirle solo noi studenti e al massimo gli insegnanti che ci hanno dato il loro appoggio in questa nostra iniziativa. C'è anche una motivazione sociale, perché la nostra scuola è unica, non ci sono licei elitari, è dalla contaminazione dei vari indirizzi che siamo riusciti a migliorare tutti insieme".
"L'amministrazione non ci ascolta"
"Più volte - aggiunge Antonino Salerno, anche lui rappresentante degli studenti - abbiamo provato a farci sentire, a proporre soluzioni alternative, ma ci è stata negata ogni negoziazione, per questo siamo arrivati a manifestare in piazza, quantomeno per ottenere un negoziato, per poter parlare e rimandare lo spostamento a settembre dell'anno prossimo, uno spostamento a metà anno è scomodo per ogni studente, sono veramente pochi i pro allo spostamento".
"Pochi ma non le idee chiare"
"Non siamo soddisfatti per il numero di studenti, siamo andati in giro per le classi dopo che abbiamo proposto questa protesta e ci sarebbe dovuta essere più affluenza, contavamo su 350-400 persone, ma comunque abbiamo le idee chiare, sappiamo cosa vogliamo e perché siamo qua", chiude Tommaso Olivieri, il terzo rappresentante d'istituto a spiegare le motivazioni della protesta.