dibattimento al 26 febbraio 2025

Operaio morì cadendo dalla scala si è aperto il processo per omicidio colposo

Spanò perse la vita il 17 dicembre del 2022 per lesioni riportate, dopo essere caduto da una scala, da un’altezza di circa tre metri

Operaio morì cadendo dalla scala si è aperto il processo per omicidio colposo
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Si è aperto, davanti al giudice monocratico Eleonora Billeri, di Imperia, il processo per omicidio colposo relativo alla morte di Carmelo Spanò, 51 anni, padre del titolare della ditta “Sc Edilizia Generale”, di Ventimiglia, che perse la vita il 17 dicembre del 2022 per lesioni riportate, dopo essere caduto da una scala, da un’altezza di circa tre metri, nel cantiere in cui stava lavorando assieme al figlio, in via Cavour, nella città di confine.

Alla sbarra ci sono tre imputati

Samuele Spanò, figlio della vittima; Marco Garlet, proprietario dell’immobile dove avvenne la tragedia e Stefano Raimondo, titolare della ditta “Dea Costruzioni”. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Maria Paola Marrali: i tre imputati “in cooperazione colposa tra loro - si legge agli atti - per negligenza, imprudenza e imperizia”, violando le norme “in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro, cagionavano la morte di Spanò Carmelo, operaio assunto alle dipendenze della Sc Edilizia Generale di Spanò Samuele incaricata dei lavori relativi all’installazione di impianto di climatizzazione presso l’abitazione di Garlet”.

Gli inquirenti ritengono che Samuele, in particolare

avrebbe omesso di provvedere “affinché per la scala a pioli utilizzata da Spanò Carmelo fosse ancorata e trattenuta in modo idoneo al piede da altro operatore”.

Ma non è tutto. Lo stesso è pure accusato

di non aver previsto l’installazione di altri dispositivi che garantissero una presa sicura. Infatti l’operaio, giunto in cima alla scala che poggiava su un muro per collocare la pompa di calore, si aggrappò ad un montante in ferro, posto sulla soletta soprastante la scala, che “cedette immediatamente provocando la caduta a terra del lavoratore che riportava gravi lesioni traumatico-fratturative cranio-encefaliche a seguito delle quali decedeva”.

Secondo la difesa dei tre imputati

gli avvocati: Marco Bosio (Spanò) Silvia Sciandra (Garlet) e Roberto Vigneri (Raimondo) si sarebbe trattato di una tragica fatalità. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 26 febbraio per l’audizione dei testi del pm e l’esame degli imputati.

Fabrizio Tenerelli

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