Da partnership con i Templari nasce la prima criptovaluta etica

Si chiama Nurkoin, moneta di luce (dall’arabo: nur, luce), la criptovaluta etica nata dalla partnership tra l’imprenditore veneto Claudio Illarietti, di Abano Terme (Padova) e i templari del il Pauperes commilitones Christi Templique Salomonis (Veospss), che è stata presentata, nel pomeriggio, al all’hotel Des Anglais di Sanremo. Già presente sulla piattaforma Etherscan, è listata su Cryptosmart l’exchange crypto italiano per comprare e vendere criptovalute.

“Il Nurkoin è posizionato sulla blockchain Erc20 di Ethereum, garanzia di sicurezza, trasparenza ed efficienza - spiega Riccardo Bonsi, gran priore del Veospss -. Si tratta di una criptovaluta rivoluzionaria, che fonde tecnologia avanzata, valori umanitari e un legame profondo con la storia e la spiritualità”.

Concepita per finanziare progetti di impatto sociale

umanitario e culturale, la moneta digitale sarà anche promotrice di un’operazione particolare: “La tokenizzazione delle reliquie e dei reperti storici di proprietà dell’Ordine Templare - prosegue Bonsi - utilizzando la tecnologia blockchain. Questa tokenizzazione non rappresenta solo un ancoraggio a un patrimonio storico d’inestimabile valore, ma incarna anche un significato profondo di condivisione spirituale collettiva”.

Obiettivo dell’iniziativa è fare in modo, che ciascun possessore di Nurkoin

“Sia idealmente parte di una comunità globale connessa non solo da un valore economico, ma anche da un legame simbolico con l’eredità spirituale dei Templari. I token, legati simbolicamente alle reliquie, diventano strumenti di unione e partecipazione a una missione comune, radicata nei principi di solidarietà, collaborazione e tutela dei valori universali”.

Fabrizio Tenerelli