Geopolitica a Palazzo Roverizio

Fabio Filomeni a Sanremo: «Morire per la Nato?»

Il braccio destro del generale Vannacci sul conflitto tra Ucraina e Russia e del ruolo dell'Alleanza Atlantica

Fabio Filomeni a Sanremo: «Morire per la Nato?»

Il Tenente Colonnello in congedo Fabio Filomeni a Sanremo, ospite a Palazzo Roverizio della sezione imperiese Movimento Indipendenza di Gianni Alemanno.

 

Fabio Filomeni a Sanremo con il libro: “Morire per la Nato?”

Il militare- “braccio destro” del generale Roberto Vannacci e presidente del Movimento “Il Mondo al Contrario”-, ha presentato il libro “Morire per la Nato?” scritto nel 2022 in seguito allo scoppio del conflitto tra Federazione Russa e Ucraina.  Erano presenti anche la dirigente nazionale e già candidata sindaca a Sanremo Erica Martini.

 

Il libro scritto per esplorare le ragioni profonde dietro allo scoppio della guerra nell’Est Europa, per il tenente colonnello imputabili all’origine all’allargamento verso est della Nato.

«Sappiamo- così il militare- che in realtà questa guerra è scoppiata nel 2014, in seguito alle rivolte dopo i fatti di Maidan. Ho scritto questo libro per dare una narrazione diversa rispetto a quella del mainstream che vede come responsabile assoluto la Russia. Quando i prodromi sono ben chiari: è stato l’allargamento verso Est della Nato a inasprire le relazioni internazionali per via di una possibile minaccia percepita dalla Federazione Russa».

«Purtroppo in tutti i conflitti non esiste una “pace giusta”, ci sarà sicuramente la pace di un vincitore. E qui si gioca tutto il conflitto– ancora Filomeni-. La pace non avverrà mai per la sconfitta della Federazione Russa in quanto chiaramente le forze in gioco sono preponderanti rispetto all’Ucraina, che è in difficoltà, a meno che- e dovremmo cercare tutti di scongiurare questa catastrofe- la Nato non entri in guerra al fianco dell’Ucraina. Quindi, l’unica pace possibile è quella che prevede una nazione neutrale e al di fuori dell’Alleanza Atlantica e che la Federazione mantenga i territori conquistati militarmente. Il Donbass e la Crimea che comunque non era in discussione neanche prima che la Federazione lanciasse l’operazione speciale»

 

Il ruolo dell’Europa

«Purtroppo il ruolo dell’Europa avrebbe dovuto farsi sentire già dall’inizio del conflitto– spiega Filomeni-. Doveva mantenere sicuramente un ruolo super partes nei confronti della Russia. Invece è stato scelto uno schieramento praticamente completo verso una parte specifica. Questa non è tanto una guerra tra Ucraina e Federazione Russa quanto, piuttosto, un conflitto tra Stati Uniti, in particolare la Nato e la Federazione Russa».

 

La crisi in Medio-Oriente

E infine un passaggio sulla crisi in Medio-Oriente. «Sono due conflitti che, chiaramente, sullo scacchiere internazionale hanno dei collegamenti. L’area del medio-oriente è sempre stata calda e con l’apertura di un conflitto in Europa ha automaticamente provocato lo scoppio di un altro. Alla fine gli attori principali sono un po’ gli stessi: gli Stati Uniti e i suoi alleati contro i Paesi che nel Golfo Persico fanno riferimento all’Iran e alla Federazione Russa. Lo scacchiere è molto complicato, lo sappiamo, anche se speriamo, la situazione arriverà verso la pace».

 

Chi è Fabio Filomeni

Tenente Colonnello (ris.) dell’Esercito Italiano. Incursore paracadutista, ha partecipato dagli inizi degli anni ’90 a numerose missioni in Africa, Balcani e Medioriente.

Effettivo per quindici anni alla 2^ Compagnia d’Assalto in cui ha comandato il Distaccamento Operativo, è transitato poi al Reparto Addestramento Forze speciali dove per otto anni ha svolto l’incarico di istruttore e comandato la Compagnia “Allievi Incursori”.

 

È decorato con Croce di Bronzo al Merito dell’Esercito e insignito della “Achievement Medal” dal Governo degli Stati Uniti. Laureato in politiche e relazioni internazionali e in giurisprudenza, ha poi conseguito due master in antiterrorismo internazionale e security e intelligence.

 

Davide Izetta