E' DIRETTO A SANREMO

Il navigatore in solitaria Tosetti attaccato da un branco di orche nello Stretto di Gibilterra. Video

"E' stato fermato da un branco di orche, che hanno danneggiato la pala del timone, mentre attraversava lo Stretto di Gibilterra"

Il navigatore in solitaria Tosetti attaccato da un branco di orche nello Stretto di Gibilterra. Video
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L’architetto torinese, e appassionato navigatore dello Yacht Club Sanremo, Alessandro Tosetti, che il 12 febbraio scorso ha doppiato Capo Horn, in solitaria, a bordo dell’Uldb 65’ Aspra, è stato fermato da un branco di orche, che hanno danneggiato la pala del timone, mentre era in procinto di attraversare lo Stretto di Gibilterra.

Tosetti è diretto a Sanremo

 

a completamento della Global Solo Challenge. Dopo 78 giorni di navigazione da Auckland, ha passato le Azzorre e lo scorso 19 aprile è entrato nel golfo di Cadice, pronto a rientrare nel Mediterraneo, dopo trentamila miglia di oceani alle spalle e aveva preparato la barca per affrontare una tempesta prevista nei due giorni successivi, nel mare di Alboran.

Mi ero preparato alla tempesta e mai avrei immaginato che un gruppo di orche mi assalisse nello Stretto di Gibilterra - racconta -. Animali di grossa taglia sui cinque metri che per circa mezz'ora hanno malmenato Aspra, in particolare il suo timone”.

Prosegue: “Mi ero posizionato in un corridoio a sud, con poche navi per riposare un po’. È partito l'attacco a suon di fendenti. Ho eseguito la procedura che avevo letto: spento il pilota automatico e sonar, chiuse le vele. Nulla è valso, però: dopo i primi colpi la parte idraulica del pilota è scoppiata con tutto l'olio in sentina, i frenelli attorcigliati sul settore, alla deriva in mezzo allo Stretto con le navi in transito”.

Alessandro chiede soccorso a Tarifa Mrcc

(l’unità di coordinamento delle operazioni Search and Rescue dello Stretto) pensando di farsi trainare. “Mentre li aspettavo sono riuscito a sbrogliare la matassa e liberare il timone che sembrava ruotare ancora; al volo ho montato la barra di emergenza e, con sorpresa, ho visto che riuscivo a governare. In questo modo a motore ho timonato dodici miglia, fino al porto di Tarifa scortato dal rimorchiatore che intanto era arrivato. Peccato però che lì ho scoperto che la pala del timone era stata mutilata. Asse e cuscinetti sembrano salvi, spero di riuscire a tornare a casa così. Se ho percorso dodici miglia, forse ne posso fare ancora ottocento”.

Al momento Alessandro, ormeggiata Aspra al porto di Tarifa, sta lavorando per sistemare la parte idraulica del timone e ricollegare il pilota automatico in modo da poter ripartire al più presto e concludere la sua navigazione intorno al mondo.

Fabrizio Tenerelli

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