OMICIDIO COLPOSO

Anziana morta per asfissia a Casa Serena, condannati in primo grado due medici

Si è concluso con due condanne il processo per omicidio colposo riguardate la morte di un'anziana ospite di Casa Serena

Anziana morta per asfissia a Casa Serena, condannati in primo grado due medici
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Si è concluso, stamani in tribunale a Imperia, con due condanne il processo per omicidio colposo riguardate la morte di Francesca G., l’anziana ospite dalla residenza sanitaria assistita Casa Serena, di Sanremo, deceduta per asfissia meccanica, nel settembre del 2021.

Il giudice monocratico Marta Bossi ha così condannato

il dottor Franco Bonello a 6 mesi di reclusione (pena sospesa) e il dottor Ezio Magrino a 9 mesi con sospensione della pena subordinata al pagamento di una provvisionale di 200mila euro (quest'ultima in solido con Bonello). Nel corso della requisitoria il pubblico ministero Enrico Cinnella Della Porta aveva chiesto le stesse condanne.

A denunciare l’accaduto furono i parenti dell’anziana

con la figlia (difesa dall’avvocato Luigi patrone) che è parte offesa. In seguito alla presentazione dell’esposto, la polizia giudiziaria avviò le indagini ed effettuò un sopralluogo nella struttura acquisendo diversa documentazione, dalla quale emerse, che in precedenza la donna aveva già riportato la frattura di un femore, nel tentativo di divincolarsi dallo stesso presidio, che successivamente avrebbe provocato la sua morte.

Uno sguardo ai fatti. E’ la notte tra il 6 e il 7 settembre del 2021

quando l’anziana si sfila parzialmente la cintura di contenzione che la legava al suo letto e, si legge nelle carte, “sfruttando il fatto che la sbarra intermedia di contenzione del letto non era funzionante ed era abbassata, si infilava tra le sbarre di contenzione (fra la sbarra superiore e quella intermedia), riuscendo ad uscire con il corpo dal letto e a posare le ginocchia per terra ma senza potersi distaccare dal letto in quanto ancora trattenuta dalla cintura di contenzione che le era salita fino al collo e all’ascella”.

a determinare la morte della donna: “Per asfissia meccanica violenta causata dalla particolare posizione rannicchiata assunta, dalla compressione del torace contro la sbarra intermedia del letto e dalla trazione sul collo esercitata dalla cintura di contenzione”. Fanno parte del collegio difensivo gli avvocati: Andrea Vernazza del Foro di Genova (Franco Bonello) e Gabriele Cascino del foro di Imperia (per Ezio Magrino).

Fabrizio Tenerelli

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