Charter nautici ed evasione fiscale, incassati dalla Finanza 3,6 milioni. Video
Eseguiti oltre 40 interventi di natura fiscale nei confronti di imprese non residenti esercenti l’attività di noleggio a breve termine

La guardia di finanza di Imperia ha eseguito oltre 40 interventi di natura fiscale nei confronti di imprese non residenti esercenti l’attività di noleggio a breve termine di unità da diporto prettamente battenti bandiera di Paesi a fiscalità privilegiata al fine di determinare la corretta base imponibile da assoggettare a Iva, nel caso di fatturazioni di corrispettivi scaturenti da charter agreement.
Considerato che i ricavi delle citate prestazioni sono da assoggettare a Iva
secondo l’aliquota ordinaria per la parte territorialmente rilevante in Italia in relazione alla quota riferibile all’effettivo utilizzo in ambito comunitario, il contribuente (soggetto locatore identificato ai fini Iva nello Stato) è tenuto a valutare la permanenza al di fuori delle acque territoriali comunitarie in rapporto alla durata totale della locazione sulla base sia del relativo contratto che di tutti gli altri elementi in suo possesso da cui risulti l’effettivo utilizzo del natante.
Solo qualora sia difficoltoso ricorrere a tali mezzi di prova
gli è data facoltà di determinare forfettariamente il tempo di utilizzo al di fuori di detto perimetro, attenendosi, ai fini dell’individuazione della base imponibile, alle percentuali stabilite dall’Agenzia delle entrate.
Così, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Imperia, ha preliminarmente analizzato le dichiarazioni fiscali presentate dai rappresentanti fiscali nel territorio dello Stato delle società residenti all’estero proprietarie delle imbarcazioni noleggiate, dal quale è emerso che la quasi totalità di esse ha assoggettato a Iva il charter fee del noleggio avvalendosi della particolare condizione agevolativa applicabile qualora non si potesse ottenere la prova dell’effettivo utilizzo dell’imbarcazione in acque territoriali comunitarie e che consentiva di sottoporre a tassazione solo il 30% dell’importo complessivo pattuito.
L’attività ispettiva intrapresa nei loro confronti
condotta con il comando operativo aeronavale della guardia di finanza di Pratica di Mare, il quale procedeva alla completa ricostruzione delle informazioni certificate ricavate dal sistema di posizionamento di bordo denominato Automatic Identification System (Ais) delle unità navali oggetto dei controlli stabilendone la corretta posizione in ogni determinato momento della navigazione così da individuare con precisione i momenti di uscita e ingresso dalle acque territoriali unionali, permetteva l’esatta ricostruzione della base imponibile ai fini Iva e, quindi, l’imposta dovuta all’Erario. L’attività svolta congiuntamente a quella degli Uffici fiscali di Imperia consentiva di incassare oltre 3,6 milioni di euro a testimonianza della sua efficacia e concretezza.
F.T.