Imperia senza padroni: «Città del futuro? Pensiamo a quella di oggi»

Il consigliere di opposizione Luciano Zarbano (Imperia senza padroni), con una nota stampa diffonde una riflessione sulla strada intrapresa, con l'amministrazione Scajola, dal capoluogo.
Imperia senza padroni: «Città del futuro? Pensiamo a quella di oggi»
«Come sarà l’Imperia del futuro? - così Zarbano - Le ultime decisioni dell’Amministrazione Comunale sembrano indicare una direzione precisa: ristoranti di lusso sospesi tra gru, navette a guida autonoma, un ponte ciclabile tra Oneglia e Porto Maurizio, il lungomare Vespucci ridotto a una corsia, ciclabile che attraversa via Schiva, la scomparsa del carcere, l’abbattimento del grattacielo, rotonda spettacolare tra via Agnesi, Serrati, Aurelia, Santa Lucia, Magenta e Diano Calderina, una strada a scavalco del rio Santa Lucia e della ciclabile, nuovi parcheggi alla Sairo e ai Granatini, rotonde e semafori sparsi per la città, alberghi di lusso, il porto “più bello del Mediterraneo” e, naturalmente, l’Aurelia Bis.
Una visione futuristica che ci proietta in un’Imperia moderna e scenografica».
«Ma mentre si sogna l’Imperia del domani, non possiamo ignorare l’Imperia dell’oggi - continua -. Quella fatta di cittadini, soprattutto giovani, che emigrano per lavorare, che pagano tasse alte, che affrontano ogni giorno strade dissestate, tombini fuori livello, incroci pericolosi. Quella di chi scivola nella rotonda di Castelvecchio, resta imbottigliato nel traffico, abita in frazioni dimenticate, lotta con parcheggi sempre più rari, sostituiti dai “pettini” della ciclabile. Quella dei commercianti e ristoratori in crisi, dei balneari e titolari delle concessioni demaniali nell’incertezza, di chi si sente abbandonato da un’amministrazione che promette il futuro, ma dimentica il presente. C’è chi chiede più manutenzione, più decoro, più pulizia, più attenzione alla quotidianità, che vuole un’Imperia realmente turistica».
«Noi di Imperia Senza Padroni crediamo che una vera visione del futuro debba partire dalla gestione responsabile del presente - ancora Zarbano-. Sì, è giusto sognare una città più moderna, ma questo sogno deve camminare insieme al miglioramento concreto della qualità della vita, rispondendo ai bisogni quotidiani di chi in questa città vive, lavora, studia ed investe. Bisogna partire da politiche fiscali più eque, investimenti seri sui giovani, supporto al commercio locale, cura per i servizi e le opere esistenti. Un futuro migliore si costruisce ascoltando il presente e i presenti. E investire nel quotidiano è il primo passo per rendere credibili anche le visioni più ambiziose. Prima di lanciarsi nell’Imperia “spaziale”, forse sarebbe il caso di partire dall’Imperia reale. Perché sognare è bello, ma vivere dignitosamente ogni giorno è indispensabile».
«Questa è la proposta del Gruppo Consiliare Imperia Senza Padroni, che non accetta bavagli a chi chiede un futuro migliore - conclude -. E che non vuole mai più sentire pronunciare parole come: “Dimentichiamoci, o perlomeno parliamone di meno, delle piccole cose che si devono ancora migliorare”. Perché migliorare non significa distruggere. Significa prendersi cura. E chi propone miglioramenti, propone progresso. Sempre»