90enne con ischemia attende tre giorni su una barella in pronto soccorso

Lo denuncia la figlia in una lettera: "Il posto, nonostante fosse stato assicurato già per lunedì, compare solo martedì pomeriggio, facendogli trascorrere tre notti in pronto soccorso, con tutti i relativi disagi"

90enne con ischemia attende tre giorni su una barella in pronto soccorso
Pubblicato:
Aggiornato:
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Paola Vercelli, relativa a un episodio accaduto all'Ospedale di Sanremo.

90enne con ischemia resta tre giorni su una barella in pronto soccorso

"Vorrei segnalare un episodio di malissima sanità verificatosi a Sanremo. Venerdì scorso sono arrivata qui dove risiede mio papa di anni 90 perché ultimamente, e soprattutto negli ultimi 10 giorni,  si sentiva molto debilitato e confuso, lui che fino al mese di dicembre era stato assolutamente autonomo.
Venerdì pomeriggio appunto in presenza di un quadro incerto, il medico curante lo invia al pronto soccorso di Sanremo da dove, dopo attese infinite per gli esami necessari, viene dimesso il giorno successivo perché è stata diagnosticata una semplice patologia degenerativa con probabile episodio ischemico, non degna di ricovero.
Viene dimesso con pressione max. 189 e l'indicazione da parte del medico di sospendere la terapia antipertensiva.
Il giorno successivo cioè domenica, a casa mio papà cade. Aiutata da un vicino lo metto a letto e inizia a lamentare dolori gastrici. Chiamo la guardia medica che interviene prontamente e predispone un nuovo ricovero al PS, anche alla luce di una pressione salita a 215 e tremore generalizzato.
Fanno tutti gli accertamenti del caso, valore enzimi epatici sballati, leggero versamento pleurico. Mi dicono che verrà ricoverato quando ci sarà posto.
Il posto, nonostante fosse strato assicurato già per lunedì, compare solo martedì pomeriggio, facendogli trascorrere 3 notti in pronto soccorso, con tutti i disagi per lui e per gli accompagnatori, cioè io, dato che in PS regna la confusione più totale con pochi medici e infermieri stressati, lettini improvvisati, scarsa igiene.
Non l'hanno mai fatto alzare cosa di cui avrebbe avuto bisogno. Non mi sembra una bella pubblicità per una località dove molti anziani sono soliti svernare. Per quanto mi riguarda, sceglierò sicuramente altre destinazioni oppure me ne starò a Milano dove la sanità funziona sicuramente meglio".
Paola Vercelli
Seguici sui nostri canali
Necrologie