Gaza e Ucraina: l'appello del Vescovo per la pace
Un appello accorato alla coscienza di tutti, per invocare la fine delle guerre nel mondo, in particolare a Gaza e in Ucraina

Un appello accorato alla coscienza di tutti, per invocare la fine delle guerre nel mondo, in particolare a Gaza e in Ucraina. È quanto ha lanciato monsignor Guglielmo Borghetti, vescovo di Albenga-Imperia, in un messaggio rivolto ai fedeli della sua diocesi.
"Si tratta di un appello alle coscienze, nella verità e nel dialogo – ha spiegato il vescovo – senza condannare alcuno né dividere. Per questo, come Comunità ecclesiale, rivolgo l'invito a moltiplicare le occasioni di preghiera, invocando il dono della pace e chiedendo con forza la cessazione delle ostilità, ovunque esse feriscano la dignità umana".
L'appello
Nel suo messaggio Borghetti ricorda le parole del Santo Padre Leone XIII – "tutto questo non è giustificabile" – e fa eco a quelle del Patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, sottolineando come la denuncia della guerra in corso a Gaza non sia un attacco alla comunità ebraica né all’ebraismo.
"Non abbiamo nulla contro il mondo ebraico – scrive il vescovo – ma abbiamo il dovere morale di esprimere con chiarezza e franchezza la nostra critica alla politica che questo Governo sta adottando a Gaza".
Non meno forte è il richiamo alla tragedia che continua a consumarsi in Ucraina, dove il conflitto armato, scrive il vescovo, "sta mietendo vittime innocenti, distruggendo famiglie e seminando paura". Anche lì, osserva Borghetti, "là dove altrove, la dignità umana viene ferita ogni giorno".
Per questo, la Chiesa locale è invitata ad attivare momenti di preghiera comunitaria: parrocchie, associazioni, gruppi ecclesiali e singoli fedeli sono chiamati a unirsi per sostenere il desiderio di pace, con gesti concreti di fraternità e spiritualità.
"Più ci chiudiamo nell’indifferenza – conclude il vescovo – meno ci rendiamo conto che certe ferite, se non vengono curate, diventano ferite di tutti".